Sottili:” Questa squadra deve giocare sempre al limite”
Il mister del Varese analizza luci e ombre della squadra e comunque si dice soddisfatto della reazione d'orgoglio avuta dai suoi uomini: «Vorrei ricominciare dal primo tempo di Cesena e dagli ultimi quindici minuti di oggi»
Stefano Sottili è più sollevato che contento. Del resto rimettere in carreggiata una partita in inferiorità numerica, non era per niente facile, soprattutto contro il Modena di Novellino. Un tributo va certamente a Michele Franco esterno basso con il fiuto del gol. Lo scorso anno appena arrivato all’ombra del Sacro Monte segnò proprio contro gli emiliani.
Sul Varese ci sono molte luci e tante ombre che Sottili in sala stampa prova a spiegare. «C’è stato un calo ad inizio ripresa – spiega il mister del Varese – proprio come a Cesena. Una situazione che faccio fatica a capire. Dopo l’espulsione di Lazaar abbiamo avuto problemi nel mantenere le due linee, difesa e centrocampo, più serrate e questo ha permesso a Babacar di farci male. Io tra l’altro non riuscivo a comunicarlo, abbiamo provato anche con il passaparola. Comunque, mi è piaciuta la voglia della squadra di non mollare nel momento più faticoso e anche la lucidità di andare sugli esterni per metterli in difficoltà. Vorrei ricominciare dal primo tempo di Cesena e dagli ultimi quindici minuti di oggi».
Sottili ha espresso il concetto di «squadra che deve giocare sempre al limite per superarlo». E se c’è un giocatore che ha interpretato al meglio il concetto espresso dal mister biancorosso, questo è proprio Michele Franco che, in occasione del gol, ha fatto una discesa strepitosa (oltre il proprio limite, insomma) sulla sinistra, superando di slancio il marcatore e costringendo Minelli all’autogol. Il difensore è stato autore anche di un recupero a dir poco provvidenziale su Babacar in piena area che vale quasi quanto un secondo gol. «Avevo voglia di entrare – ha detto Franco – perché sto bene fisicamente e so di poter dare tanto a questa squadra. So anche che intorno a me non c’è un clima di piena fiducia e non mi riferisco né all’allenatore e né alla società. Dedico il gol alla mia fidanzata Ornella che era in tribuna insieme alla mia famiglia».
Walter Novellino è tutt’altro che deluso. Certo, subire un gol senza subire tiri in porta è difficile da mandar giù però il mister del Modena sa cogliere tutto ciò che c’è di buono in questo avvio di campionato. «Peccato ci è mancato poco – dice Novellino – dovevamo mettere dentro il secondo gol, ma sono contento perché la squadra ha giocato bene e contro questo Varese non è facile venire a giocare da padroni del campo. Abbiamo lavorato bene tra le linee e Babacar ha fatto una gran partita considerando che viene da un infortunio importante. Non dimentichiamo che a Cesena il Varese meritava di vincere e non di perdere, quindi ho cercato di gestire i cambi al meglio ma lo stesso Liedholm diceva che, a volte, in dieci si gioca meglio».
Infine Luca Forte, che con il suo ingresso in campo ha dato parecchi grattacapi al Modena e fatto rinascere il Varese sulla destra: «Abbiamo giocato bene sugli esterni – dice il giovane giocatore – costringendo gli avversari spesso al fallo. Sul mio futuro non so, qui la concorrenza è forte e alla fine deciderà la società».
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