Autovelox, Iametti: “Fossi nella giunta sospenderei tutto”
Il consigliere comunale di Giovane Cardano interviene sulla polemica delle ultime settimane sulle multe in via Adige. «Il problema é il metodo: chi sbaglia paga, ma serve trasparenza e coerenza»
Non si placano le polemiche sull’autovelox di via Adige a Cardano al Campo, anzi si parla di ricorsi. Dopo la conferenza stampa in cui la giunta ha confermato la decisione di lasciare la strumentazione al suo posto e l’annuncio di una manifestazione da parte dei lavoratori di Agusta Westland, anche Giacomo Iametti, consigliere comunale di Giovane Cardano, torna sul tema. «Facile fare le multe così – incalza – con poco sforzo. Peccato che poi non vengano multate altre infrazioni in centro città. I controlli vanno fatti, ma con il personale della Polilzia locale in modo da dare anche un senso di maggiore sicurezza alla cittadinanza. Così è ambiguo».
Iametti (nella foto), di professione legale, ha avuto circa cinquanta segnalazioni di cittadini che hanno ricevuto multe (quelle arrivate sono però migliaia). «Prima voglio capire se tutto è stato fatto in modo regolare o no. Molti mi hanno segnalato che il cartello non è visibile e poi c’è la questione della contestazione immediata delle multe, che qui non è avvenuta. Si stanno vagliando le strade possibili, come il ricorso al giudice di pace o al prefetto».
La contestazione dell’esponente politico cardanese è quindi prima di tutto di metodo. «Chi sbaglia paga, ma serve trasparenza e coerenza. Chi va a 100 all’ora in quel tratto è un demente e va punito, ma c’è chi andava a 56 all’ora e si è visto arrivare la multa dopo due mesi. Avrebbe avuto molta più efficacia la presenza della pattuglia della Polizia locale pronta a fermare e contestare la multa al momento».
La questione autovelox non è quindi chiusa, anzi. I dipendenti di AgustaWestland, i primi a polemizzare con la scelta dell’amministrazione, organizzeranno una manifestazione nei prossimi giorni. Da parte sua Giovane Cardano si riserva, una volta analizzati bene i fatti, di portare la questione anche in Consiglio comunale. «Fossi nella giunta – conclude Iametti – sospenderei questa misura in attesa di ulteriori verifiche sulla regolarità del sistema».
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