“Ho mandato un fax al Papa e oggi mi ha ricevuto”

Lucia Uva era oggi a San Pietro e ha avuto un colloquio di qualche minuto con Papa Francesco. La sorella di Giuseppe (nella foto), al centro di un controverso caso giudiziario, aveva chiesto un colloquio con il Santo Padre, qualche giorno fa, inviando semplicemente un fax. La donna è arrivata a questa udienza grazie alla pronta risposta che ha ottenuto dal Vaticano. «Lunedì ho mandato un fax al Papa – conferma pochi minuti dopo il colloquio –  in cui gli ho raccontato quello che aveva passato Giuseppe nella caserma dei carabineri di Varese (leggi la storia di Giuseppe Uva, ndr). Volevo un conforto da lui e portare la voce anche delle altre famiglie che hanno subito ingiustizie – racconta la donna -. Sabato alle 11 mi hanno telefonato. Dall’altra parte della cornetta c’era un uomo che ha detto, "Signora Uva, qui è la polizia del Vaticano. Lei ha udienza con il Papa mercoledì prossimo"». 
Con Lucia c’erano anche gli altri famigliari di casi giudiziari relativi a persone decedute mentre erano nelle mani dello stato. «Ho portato con me le foto di 57 uomini e donne morte senza giustizia, e le altre madri e sorelle delle vittime delle ingiustizie di stato. Il papa però ha parlato solo con me, pensate un po’, con Uva Lucia…sissignore,  – aggiunge la donna – e io gli ho detto che avevo bisogno che lui ci desse la forza di andare avanti. Francesco mi ha rivolto delle belle parole, davvero, però quelle più personali le voglio tenere per me. Alla fine mi ha chiesto di pregare per lui».
Emozionata?
«Tantissimo. Ci siamo guardati negli occhi per alcuni interminabili secondi. Mi ha abbracciata e io gli ho baciato le mani. Era molto sensibile, mi ha stretto le mani forte forte forte – osserva ancora la sorella di Beppe Uva – e mi ha dato per tre volte il segno della croce. E’ un uomo straordinario».
Lucia Uva è inarrestabile e questa è una delle tante iniziative della sua battaglia giudiziaria. La donna, in ogni intervista, non dimentica mai qualche parola polemica con la procura di Varese e il pm Abate che ha condotto l’inchiesta; alla fine ha ottenuto un momento non solo di visibilità mediatica ma anche di grande conforto spirituale . Insieme a Lucia erano presenti il senatore Luigi Manconi, Ilaria Cucchi, sorella di Stefano morto a Roma il 22 ottobre 2009, Claudia Budroni, sorella di Dino morto a Roma il 30 luglio 2011, Domenica Ferrulli, figlia di Michele morto a Milano il 30 giugno 2011, Grazia Serra, nipote di Francesco Mastrogiovanni morto a Vallo della Lucania il 4 agosto 2009 legato a un letto di contenzione, e Luciano Diaz che ha subito gravissime e permanenti lesioni durante un fermo a opera di carabinieri. Con loro hanno preso parte all’udienza lo stesso Manconi; Valentina Calderone dell’associazione A Buon Diritto e l’avvocato Alessandra Pisa.