Il Pescara si arrende a un Varese “Pavoloso”
Gara emozionante a Masnago, i biancorossi vincono 3-2 con Fiamozzi e la doppietta di Pavoletti, arma in più della formazione di Sottili
E ora vediamo se questo spot per il calcio spingerà qualche tifoso del Varese in più allo stadio. Davanti a nemmeno tremila persone la squadra di Sottili esplode tutta la sua esuberanza, superando 3-2 in un match ricco di emozioni il Pescara pieno zeppo di qualità dal centrocampo in su. E il sacerdote che officia la cerimonia è Leonardo Pavoletti: il bomber toscano mette a segno due reti – incornata e pallonetto – ed è già il leader in campo, l’uomo che tutti cercano appena la squadra ha il possesso della sfera. A incoronarlo anche i senatori Neto, Zecchin e Corti, in campo contemporaneamente e tutti utili nel confezionare un successo bello e importante, contro una formazione che ha fama di grande. Quel tipo di avversaria, di fatto, contro cui lo scorso anno arrivarono solo sonore sculacciate.
Tre punti che non portano solo le firme degli uomini che abbiamo citato (l’altro marcatore, a proposito, è Fiamozzi al primo gol in B) ma che dev’essere condiviso pure con Franco, Lazaar e tutti gli altri. Anche Bastianoni che, dopo aver fatto imbufalire lo stadio in occasione del 2-2 di Viviani, si riscatta negando il pareggio a “fil di sirena” iscrivendosi a sua volta dalla parte dei “buoni”. Con questo successo quindi il Varese torna a sgomitare nella parte alta del gruppo: dietro all’Empoli (10 punti) e all’inatteso tandem Trapani-Lanciano (8) spuntano proprio i biancorossi.
COLPO D’OCCHIO – Spiace vedere tanto spazio vuoto sulle tribune di Masnago per una partita importante come quella tra Varese e Pescara: i 150 ospiti fanno un gran baccano, i tifosi biancorossi ci mettono voce e passione ma le aree deserte nei distinti e in curva non regalano la cornice che la partita meriterebbe.
CALCIO D’INIZIO – Due terzini giovani e rapidi spostati in ala: è questa la scelta di Sottili per l’undici di partenza che prevede quindi Fiamozzi e Lazaar sulla linea mediana (Calil resta in panchina, Lupoli con la Primavera) coperti alle spalle da Franco e Lavarone. Tutto confermato in casa Pescara dove il tridente formato da Cutolo, Maniero e Mascara viene supportato dalle giocate di Brugman.
IL PRIMO TEMPO – La squadra di Marino rompe subito gli indugi provando a mettere alle corde un Varese troppo soft nei primi minuti di gioco. La scelta è chiara: andare a cercare la rapidità di Cutolo per provare a mettere in difficoltà il lato sinistro della difesa di Sottili. Una situazione che però i biancorossi soffrono per una manciata di minuti (il tempo di qualche brivido su traversoni dal fondo), perché poi iniziano a guadagnare terreno e possesso grazie a un Lazaar pimpante sulla fascia. C’è pure la grande occasione per passare ma Pavoletti, imbeccato dalla sinistra, spara su Pelizzoli a pochi metri dal portiere. E la legge più antica del calcio – gol sbagliato, gol subito – non fa sconti: azione dalla parte opposta, rimbalzo favorevole al Pescara e diagonale di Maniero che incanta Rea con una finta e fa secco Bastianoni con un tiro preciso.
Il Varese piega le ginocchia ma reagisce subito: Franco dà l’esempio con una sgroppata sulla fascia di 80 metri fermata a fatica. Zecchin lo segue con un paio di giocate importante ed è proprio lui a dare il via all’azione del pareggio: pallonetto a un avversario per servire Corti in fascia, e palla che da lì finisce sulla testa di Pavoletti, il miglior modo per farlo andare in gol. 1-1. La seconda metà del primo tempo è ricca di spunti e di agonismo: le due squadre cercano di conquistare l’area avversaria ma le difese vincono – seppur a fatica – i duelli diretti e così si va al riposo tra gli applausi.
LA RIPRESA – Marino toglie Brugman (bravo) e mette Viviani che non lo farà comunque rimpiangere. La prima azione da rete è di Lazaar che al 5′, improvvisamente, scarica una bordata da fuori area che sibila accanto al palo (deviazione non vista di Pelizzoli). La replica abruzzese è di Viviani con un altro tiro potente, troppo centrale però per impensierire Bastianoni. E quando Sottili pensa al primo cambio ecco l’azione che vale il 2-1: ennesima corsa pazza di Franco sulla sinistra, tiro-cross che Pelizzoli valuta malissimo e Fiamozzi, ben appostato, è veloce a raccogliere la ribattuta e andare in rete.
Al Pescara saltano i piani: Marino toglie Mascara andato calando e inserisce il giovane Piscitella mentre dalla parte opposta si vedono Barberis e Cristiano. Il vantaggio resiste fino al 38′ quando Sottili perde Franco, uscito in barella, ed è costretto a rimpiazzarlo con Ricci. Proprio Franco al momento di farsi male concede una punizione discutibile dal limite con cui il Pescara pareggia: Viviani si incarica di battere e sorprende un Bastianoni rimasto impalato sulla battuta. Ma il Varese non è proprio d’accordo a pareggiare e sfrutta una disattenzione degli ospiti: al 43′ si sviluppa un contropiede con Neto che serve in modo geniale Pavoletti in corsa. Il centravanti si vede braccato ed è fronteggiato dall’uscita disperata di Pelizzoli e allora inventa un pallonetto perfetto che si insacca sotto la Nord in festa. Finita? Neanche per sogno: Rea si divora il poker, Cusic si fa male ma il Pescara si riversa all’assalto sfruttando gli oltre 6′ di recupero. Ed ecco che proprio Bastianoni coglie l’occasione di riscattarsi respingendo sulla linea una stoccata di Maniero. Il Varese lamenta botte, crampi, fiato esaurito ma regge l’urto e guadagna così la prima vittoria interna. Peccato per chi non c’era.
TABELLINO – INTERVISTE 1 / 2 – PAGELLE – LIVE
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