Incendio al tiro a segno, un ferito grave
Un 52enne di Gallarate versa in gravi condizioni ed è stato trasportato all'ospedale di Busto Arsizio e da lì trasferito in elicottero al reparto grandi ustioni dell'ospedale Niguarda di Milano
Un’esplosione e poi le fiamme: sono due i feriti in conseguenza all’incendio scoppiato nel pomeriggio di sabato 7 settembre al tiro a segno Nazionale di Busto Arsizio, in via Unità d’Italia ad Olgiate Olona.
L’incendio sarebbe scaturito proprio nel capannone del tiro a segno, interessando il capannone stesso e il tetto, fino a rendere la struttura inagibile. Sul posto sono intervenuti sette mezzi dei vigili del fuoco dalle stazioni di Busto/gallarate, Varese e Somma Lombardo, oltre a tre ambulanze e due automediche accorse insieme ai carabinieri e alla polizia locale di Olgiate.
L’incidente avrebbe coinvolto due persone, una delle quali ricoverata in ospedale in condizioni non gravi, mentre l’altra, un 52enne di Gallarate, verserebbe in gravi condizioni ed è stato trasportato all’ospedale di Busto Arsizio e da lì trasferito in elicottero al reparto grandi ustioni dell’ospedale Niguarda di Milano.
La prima ricostruzione della dinamica dell’accaduto la fa Davide Mandelli, consigliere della società del tiro a segno e figlio del presidente Mandelli. Lui non era presente ma è stato avvisato ed è subito corso sul posto. Da quanto riporta il consigliere «un gruppo di atleti stava sparando con fucili ad avancarica (un vecchio modello che si carica a polvere da sparo). Ad un certo punto della sessione di tiro da una delle canne dei fucili è uscita una scintilla che è finita sulla griglia che raccoglie i proiettili esplosi sviluppando un primo piccolo incendio che è stato immediatamente spento con un estintore». Poi le fiamme si sarebbero riaccese ma, spiega Mandelli, «a quel punto il direttore di tiro ha sospeso la sessione e fatto uscire tutti nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi. A questo punto, però, una delle persone uscite sarebbe poi rientrata per recuperare la propria arma rimanendo intrappolato all’interno dell’area di tiro dalla porta elettronica, che permette l’accesso ma non l’uscita. Quando ci si è accorti dell’accaduto e altri sono riusciti ad intervenire per salvarlo l’uomo era già avvolto dalle fiamme».
Il tiro a segno nazionale di Busto Arsizio è nato nel 1883 e si trova ad Olgiate Olona. All’interno si svolge l’attività d’addestramento prevista dalle vigenti normative e i corsi di lezioni regolamentari di tiro a segno per coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati o che sono obbligati a iscriversi e frequentare una Sezione di TSN ai fini della richiesta di una licenza di porto d’armi. Aveva riaperto lo scorso 24 agosto dopo la pausa estiva.
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