“La filosofia è un diritto”, torna la rassegna dei Giovani pensatori
La rassegna "Di terra, acqua, aria e fuoco. Mondo e filosofia" si aprirà venerdì 27 settembre con la lectio magistralis dell’architetto Mario Botta
«Tutti gli uomini sono filosofi». Si rifà a Gramsci, il professor Fabio Minazzi, per lanciare la nuova edizione del progetto "Giovani Pensatori". La rassegna "Di terra, acqua, aria e fuoco. Mondo e filosofia" si aprirà venerdì 27 settembre con la lectio magistralis dell’architetto Mario Botta sull’architettura del Sacro (L’iniziativa rientra tra gli appuntamenti della Notte dei ricercatori). Il programma, rappresenterà una nuova occasione d’incontro filosofico non solo per l’università e i licei cittadini, ma per tutti gli ordini di scuole, dalla scuola primaria (con il progetto della Filosofia per bambini), alla scuola superiore di primo grado, fino alle scuole secondarie ad indirizzo tecnico, mentre va a consolidarsi anche il progetto, molto caro agli organizzatori, rivolto ai bambini e ai giovani pensatori diversamente abili.
La rassegna si sviluppa su tre livelli: oltre a convegni, conferenze, rappresentazioni teatrali, passeggiate "filosofiche" saranno organizzati seminari di approfondimento filosofico per docenti, tutti i primi giovedì del mese, nonché i seminari di approfondimento storico-letterario-scientifico e didattico, che saranno svolti tutti nella sede universitaria di Villa Toeplitz. Infine, a partire dal mese di ottobre, i Giovani Pensatori avranno una propria voce radiofonica, con l’apertura di una serie di trasmissioni settimanali di filosofia per Radio Missione Francescana.
Tra le varie attività si segnala la rappresentazione teatrale "L’infinita speranza di un ritorno". Vita e poesia di Antonia Pozzi, che costituirà una serata aperta all’intera cittadinanza concernente la vicenda poetica ed intellettuale di un’allieva di Antonio Banfi ricostruita da un attrice come Elisabetta Vergani del Teatro Farneto di Milano. Alla lezione del razionalismo critico di Antonio Banfi è poi dedicato un importante convegno internazionale in cui sarà presentato, in prima assoluta, l’interpretazione musicale inedita di una poesia di Vittorio Sereni, realizzata da un musicologo, allievo di Banfi, come Luigi Rognoni. Inoltre durante questo simposio si ascolteranno le testimonianze sulla vita e il pensiero di Banfi da parte di alcuni testimoni d’eccezione della scuola di Milano (Aldo Tortorella, Fulvio Papi, Angela Stevani, Gianni Cervetti). Altri appuntamenti che si segnalano sono quelli dedicati ancora a Vittorio Sereni e alla testimonianza sulla shoah di una deportata come Goti Bauer (che fu arresta a Cremenaga, detenuta nel carcere di Varese per essere poi inviata al campo di sterminio di Auschwitz, dove fu l’unica sopravvissuta dell’intera sua famiglia. Si prosegue con il convegno L’acqua nel mondo e nella filosofia, promosso direttamente dall’interno del mondo della scuola varesina, realizza un’iniziativa in cui il tradizionale rapporto tra mondo della ricerca e della scuola è volutamente ribaltato, proprio per documentare la cultura che si produce, quotidianamente, nelle aule scolastiche. La testimonianza di un protagonista del ’68 come Mario Capanna, insieme ad un’iniziativa per sottolineare la valenza civile dell’uso della lingua italiana anticipano un intervento sulla genetica e le cellule staminali, promossa in collaborazione diretta con l’università della terza età. Quindi questo progetto filosofico si dipana dai bambini delle elementari ai diversamente giovani della terza età.
«Questo progetto – conclude Minazzi, ordinario di Filosofia Teoretica dell’Università degli Studi dell’Insubria – è cresciuto nel tempo e si è dilatato in varie direzioni, grazie alla collaborazione diretta di molti docenti, senza tuttavia mai perdere di vista l’obiettivo di una filosofia per tutti quale autentico diritto di cittadinanza, giacché proprio l’orizzonte della filosofia aiuta ogni cittadino a diventare più consapevole di se stesso e a saper meglio affrontare i problemi della propria vita e della stessa società civile in cui vive. Per questa ragione la filosofia quale diritto di cittadinanza si configura come una sfida, un programma culturale e come un obiettivo che un’università consapevole del suo ruolo sociale non può non promuovere sul territorio, onde contribuire a rafforzare quell’osmosi continua e proficua tra mondo della ricerca scientifica e mondo della società civile che proprio nell’orizzonte della conoscenza e della riflessione deve trovare un suo punto di riferimento imprescindibile e di orientamento per la crescita complessiva di un’intera collettività civile».
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