La Regione è pronta ad andare in bicicletta
In Italia nel 2013 si venderanno oltre 13mila bipa, biciclette a pedalata assistita. Il convegno di Fiab-Ciclocittà ha fatto il punto della situazione in Lombardia: entro l'inizio dell'anno l'approvazione del piano regionale di mobilità ciclistica
«Molla l’auto e fatti la bipa» è la scritta che campeggia sul manifesto all’entrata della Sala Campiotti della Camera di Commercio di Varese dove si è svolto il convegno sulla "Mobilità nuova e pedalata assistita" organizzato da Fiab-Ciclocittà.
Bipa sta per "bicicletta a pedalata assistita", acronimo che, secondo il direttore della Ancma (Assoziazione nazionale ciclo motociclo e accessori), Piero Nigrelli, andrebbe sostituito con «bfz, bicicletta a fatica zero» perché sa meno di passatempo per anziani o per chi ha problemi.
In Italia si vendono complessivamente meno di 3 biciclette ogni 100 abitanti, con una spesa media di 250 euro, contro le quasi 11 della Danimarca. C’è però una sorta di schizofrenia nel nostro sistema perché se è vero che gli italiani non comprano le biciclette è altrettanto vero che sono tra i più bravi ad assemblarle e ad esportarle, almeno quanto i tedeschi, e sono leader incontrastati nella componentistica. Un comparto molto solido che dà da mangiare a 12mila persone per un fatturato complessivo che supera il miliardo di euro.
Non è solo un problema di definizioni adeguate ma è anche una questione culturale, come ha sottolineato in apertura di convegno Raffaele Cattaneo, presidente del consiglio regionale. «Fino a qualche tempo fa era considerato un mezzo antico, mentre oggi fa status – ha detto Cattaneo -. La bicicletta con la pedalata assistita è sana ed ecologica e quindi è un vera risorsa che racchiude in sè tradizione e innovazione. Va fatta conoscere».
Le resistenze culturali non le hanno certo i rappresentanti della Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab) che nel 2012 hanno firmato una convenzione quadriennale proprio con la Regione Lombardia per promuovere e incentivare la mobilità dolce sul territorio lombardo. L’intesa prevedeva due progetti: il rilevamento dei nuovi interventi infrastrutturali e dei servizi realizzati a favore della bicicletta e il censimento dei ciclisti lombardi nelle città capoluogo di provincia e nei percorsi extraurbani. «Dopo aver mappato le piste ciclabili – ha spiegato l’assessore regionale Maurizio Del Tenno – bisogna fare di più sull’intermodalità. È vero che manca l’aspetto culturale ma si puo fare molto mettendo a sistema ciò che già esiste. La Regione ha messo 400 milioni di euro per garantire l’offerta di trasporto pubblico, nonostante i tagli del governo».
Il primo progetto ha rilevato che tutti i percorsi ciclabili lombardi, tranne uno, quello di Milano, vanno oltre i confini regionali, mentre prosegue il censimento dei ciclisti nelle varie province, il 18 settembre toccherà a Varese. A ottobre ci sarà il secondo forum pubblico e all’inizio del prossimo anno l’approvazione del piano regionale di mobilità ciclistica (Prmc). Per quanto riguarda invece la segnaletica integrata la proposta è già pronta e verrà presentata alla prossima conferenza stato-regioni.
Per il 2013 in Italia è prevista la vendita di 13.400 bipa, un vero boom per le nostre latitudini però ancora ben lontano dal primato dell’Olanda, dove oltre il 50 per cento delle bici vendute sono a pedalata assistita. La ragione, secondo Doretta Vicini, vicepresidente di Ecf (European cyclist federation), è da ricercare nella percezione degli olandesi che non la vedono più come «una scelta per anziani, ma come il mezzo migliore e più pratico per chi va a lavorare» tra l’altro senza sudare.
A Eurobike 2013 Angela Merkel ha affermato che entro il 2025 città come Berlino, Parigi e Londra libereranno i loro centri storici dalle auto private. E se lo dice un politico, che quasi mai è un’avanguardia, forse è il segnale che il cambiamento culturale è già in atto.
Leggi anche: Entro il 2016 bike sharing per tutti
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