La Regione vota compatta per l’Arcisate Stabio

Approvata una mozione unitaria per sostenere i lavoratori e trovare al più una soluzione per far ripartire il cantiere

Una mozione unitaria per sostenere i lavoratori e trovare al più presto una soluzione per far ripartire il cantiere. Il documento sull’Arcisate-Stabio è stato votato all’unanimità nella seduta del Consiglio regionale di martedì 18 settembre. Solo pochi giorni, venerdì, era arrivata la notizie della chiusura del cantiere nel tratto italiano della ferrovia
Il testo della mozione è stato limato fino alla presentazione ufficiale nella tarda mattinata. Ecco l’impegno che Consiglio e Giunta regionale hanno preso

Rilevato che: l’azienda conferma che i lavoratori sono posti in CIG ordinaria e a zero ore e, in un dedicato incontro con le OO.SS, saranno approntate le procedure per i licenziamenti collettivi;
Preoccupati e consapevoli delle conseguenze che tale scelta determina sul territorio;
Ritenuto che: Regione Lombardia, nonostante non abbia responsabilità dirette in merito ai lavori per la realizzazione del collegamento ferroviario, debba garantire il massimo impegno per favorire la prosecuzione e l’ultimazione dell’opera;
IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA E L’ASSESSORE COMPETENTE:
– A mettere in atto tutte le iniziative per scongiurare il licenziamento dei lavoratori;
– a sollecitare “Rete Ferroviaria Italiana” e ad attivare immediatamente il Governo anche perché il Cipe assuma le decisioni necessarie per la soluzione definitiva per le problematiche relative allo smaltimento delle terre provenienti dagli scavi, e in generale a riattivare il cantiere e a concludere l’opera nel più breve tempo possibile;
– a convocare con la massima urgenza il primo incontro di un tavolo permanente che veda la partecipazione di tutti i soggetti interessati: “Rete Ferroviaria Italiana”, ICS Grandi Lavori S.p.A, Enti Locali, Sindacati, ARPA, Ministero, Consiglieri regionali del territorio, ecc; nel quale, a partire dagli accordi già sottoscritti al 25 ottobre 2011 e il 4 maggio 2012 si individuino soluzioni condivise e formalizzate al problema dello stoccaggio e smaltimento dei materiali di scavo e degli eventuali extra costi con la definizione di tempi certi e modalità puntuali per la ripresa dei lavori e il completamento dell’opera.

“Oggi non è giorno di polemiche che pur si potrebbero fare –ha dichiarato Alessandro Alfieri (PD), primo firmatario del documento-. La situazione è estremamente delicata e richiede con urgenza soluzioni condivise. E’ necessario il massimo impegno da parte di tutti per favorire la conclusione dell’opera ed evitare di far pagare ulteriori disagi alle comunità locali”.
"Un’opera che oggi è al 45% dei lavori e che fino a un anno fa era al 40%, quando era ragionevole sostenere che l’opera sarebbe stata conclusa nei tempi previsti". Il Presidente Raffaele Cattaneo ha ricordato come "ancora oggi basterebbero 400 giorni di lavori per completare l’opera che potrebbero essere ridotti i raccogliendo la disponibilità già annunciata dai sindacati a lavorare su tre turni". Cattaneo ha inoltre sottolineato le differenze tra la complessità del cantiere italiano rispetto a quello svizzero: "Da parte italiana 223 milioni di euro di costo dell’opera, contro 87 per il lato svizzero. Da una parte 1.3 milioni di metri cubi di terra contro i 160 mila svizzeri, ovvero un rapporto di un decimo. Non siamo al game over: una soluzione è possibile. Il problema si limita all’individuazione del luogo in cui recapitare le terre e rocce da scavo che contengono arsenico naturale e coprire gli eventuali extra costi: non è certo una soluzione impossibile. Anche considerando che il cantiere si è già bloccato altre volte ed è poi ripartito. Per farlo occorre riunire tutti i soggetti. Sono fiducioso che il Presidente Maroni e l’Assessore Del Tenno sapranno trovare una soluzione positiva, alla quale stanno già lavorando".
Per Luca Ferrazzi (Maroni Presidente) “bisogna fare squadra e centrare l’obiettivo, la Regione deve aiutare e sostenere gli Enti locali in questa difficile battaglia”, mentre Francesca Brianza (Lega Nord) ha sottolineato come “l’Arcisate-Stabio abbia anche una forte rilevanza dal punto di vista dell’indotto economico per il territorio, mettendo in relazione diretta tra loro le aree di confine italiane e svizzere”.
Paola Macchi (M5Stelle) ha sottolineato la differenza dei tempi di lavoro al di qua e al di là del confine, illustrando aspetti già evidenziati da un recente servizio della tv svizzera, e ha concluso chiedendosi “se dietro a tutti i problemi odierni non si nasconde forse la volontà di alzare i costi del cantiere”.
Luca Marsico (PdL) ha definito infine “importante e significativo” il  testo della mozione “perchè sostiene l’azione di Regione Lombardia ed esprime vicinanza ai problemi del territorio e dei lavoratori”, annunciando il voto favorevole convinto del gruppo Pdl.
Al termine della discussione è intervenuto anche l’Assessore regionale alle Infrastrutture Maurizio Del Tenno, assicurando il massimo impegno del suo assessorato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Settembre 2013
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