Melato, Pdl: “Noi stiamo con i multati”
Il Pdl, con la sua coordinatrice locale, torna sulla questione dell'autovelox di via Adige. "Ammettano l’errore e si trovi una soluzione per evitare che la figuraccia si amplifichi in modo esponenziale"
Il Pdl, con la sua coordinatrice locale Milena Melato, torna sulla questione dell’autovelox di via Adige. Intanto entro pochi giorni è attesa la risposta dell’amministrazione dopo l’incontro con l’avvocato che rappresenta diverse persone multate. Sabato 21 settembre è invece in programma una manifestazione di protesta dai giardini di Villa Usuelli al Comune.
Leggiamo le incredibili risposte rilasciate agli organi di stampa locale dagli amministratori di sinistra di Cardano al Campo sul caso dell’autovelox di via Adige e ci chiediamo se si siano resi conto della portata della vicenda e delle conseguenze che questo uso improprio, per non dire spregiudicato, degli strumenti di rilevamento della velocità e delle leggi abbia comportato per le tasche di tante persone normali che, come tutti, si trovano ad affrontare l’attuale situazione di crisi economica.
Innanzitutto i nostri affabili amministratori dovrebbero rendersi conto che non è a noi del Pdl di Cardano al Campo che devono dare delle risposte, bensì alle centinaia e centinaia di cittadini, molti dei quali cardanesi, nella stragrande maggioranza dei casi persone che transitano sul nostro territorio per andare al lavoro, alle quali hanno contestato violazioni del Codice della Strada che saranno anche del tutto legittime da un punto di vista formale, ma sul cui numero abnorme inviteremmo perlomeno a compiere una riflessione, per non dire un’autocritica. Forse ammetteranno che lo strumento è leggermente scappato di mano se ci sono mobilitazioni collettive e raccolte di firme in corso?
Noi, tanto per essere chiari, stiamo con i “multati” che manifesteranno pubblicamente contro l’amministrazione. Non ci sembra di aver letto, in tempi recenti, di analoghe mobilitazioni in altre città del circondario, dove abitualmente gli autovelox vengono utilizzati per le stesse finalità di prevenzione. Questo forse dovrebbe far capire che qualcosa è andato storto. Evidentemente lo scopo che si sono prefissati i nostri amministratori, se un automobilista può subire più volte la stessa contestazione prima di potersi rendere conto dell’errore, non è stato del tutto centrato. Così come è curioso sostenere che, per fermare pochi delinquenti che usano via Adige come una pista da formula uno sfrecciando a 100 all’ora, si debbano tartassare di contravvenzioni – anche in orari di punta quando il regolare traffico rende del tutto improbabili certe condotte pericolose – svariate centinaia, ma pare che si tratti di qualche migliaio, di automobilisti, la cui unica colpa è quella di viaggiare innocentemente ad una velocità compresa tra i 56 e i 65 chilometri orari sulla via Adige. Si tratta di persone oneste che non hanno fatto nulla di male e che si sentono giustamente “ingannate” da un uso improprio e ai limiti della legge dello strumento di rilevazione della velocità.
Altro che i supponenti e fuori luogo richiami alla legalità fatti da alcuni rappresentanti dell’amministrazione: pensano davvero di avere a che fare con dei “furbetti” che vogliono evitare una contravvenzione o si rendono conto che il metodo utilizzato dalla polizia locale di Cardano al Campo è sbagliato? Non si rendono conto che rappresentano le istituzioni, che sono al servizio dei cittadini, e che dovrebbero sempre mettere al primo posto principi di prudenza e di trasparenza in tutti gli atti che vengono compiuti nei confronti dei cittadini, tanto più quando li si tocca nel portafogli, in un momento di crisi come quello attuale? Starà poi al giudice di pace e alle autorità preposte stabilire se sia stato corretto e giuridicamente legittimo l’utilizzo degli autovelox, ma qui il problema è essenzialmente politico. Perché evidentemente ad un amministratore pubblico vengono richieste, oltre alla conoscenza delle leggi e alla capacità di applicarle e farle rispettare, anche quelle doti di ragionevolezza, pragmaticità e mediazione che sono proprie della politica. Altrimenti, sarebbe più utile lasciare direttamente ogni responsabilità ai funzionari e ai dirigenti degli enti. Invece, appunto, c’è la politica, che deve saper ponderare le azioni e governare
E il problema, checché ne dicano con le loro repliche capziose e da azzeccagarbugli gli amministratori di Cardano al Campo colti con le mani nella marmellata, è eminentemente politico.
Le risposte dell’amministrazione comunale nella conferenza stampa convocata qualche giorno fa sono sibilline, così come le dichiarazioni rilasciate al termine dell’incontro con l’avvocato che rappresenta tanti “multati”. Si sostiene che verranno fatte «verifiche» sulla regolarità della procedura: già solo il fatto che si debbano fare verifiche ex-post, quando le procedure dovrebbero essere di per sé regolari, significa che evidentemente anche gli amministratori di Cardano al Campo non si fidano al 100% di quanto è stato fatto in questi mesi dai loro funzionari. Indirettamente, questo nuovo passaggio dà ragione anche a noi dell’opposizione che abbiamo sollevato la questione pubblicamente. Un suggerimento agli amministratori: ammettano direttamente l’errore e vedano di trovare una soluzione per evitare che la “figuraccia” si amplifichi in modo esponenziale.
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