No-autovelox, flop della manifestazione a Cardano al Campo
Davanti al Municipio arrivano in poco più di una trentina, altri manifestanti (compresa la Lega Nord) si staccano prima, dissociandosi dai cori minacciosi
Sono partiti in poco più di cinquanta, ma davanti al Comune sono arrivati in una trentina. La manifestazione contro l’autovelox a Cardano al Campo si rivela un flop, non tanto per i numeri, quanto per i toni usati dal gruppo più rumoroso di manifestanti, che hanno spinto un’altra parte dei protestatari ad abbandonare il corteo. Prima dell’arrivo in municipio anche i rappresentanti politici locali (Lega Nord di Casorate, Giovani Padani e il "popolare" Enrico Tomasini) hanno preso le distanze dalla manifestazione e dagli slogan che indicavano come «infami» gli amministratori locali e promettevano «mattoni» contro di loro.
La manifestazione contro l’autovelox installato in via Adige era convocata per le 9.30 del mattino, dentro al Parco Comunale di Villa Usuelli. Per veder muoversi il corteo ci è voluto poco meno di un’ora, un po’ nell’attesa di nuovi manifestanti: a far da "animatori", un gruppo di ragazzi tifosi locali di Inter e Milan, ben avvezzi a cori e striscioni. Poi alcuni cittadini cardanesi, un gruppo di pensionati di vari paesi con le multe in mano, una pattuglia di Giovani Padani con lo striscione "Autista avvisato, la truffa è in agguato, Casorate-Cardano contro l’autovelox". Poco prima delle 10.30 il corteo – poco più di cinquantina di persone – parte verso il municipio, con in testa lo striscione "La nostra risposta alla vostra ingiustizia" e dietro
"Non vogliamo sentire ragioni, amministrazione fuori dai coglioni". E nel breve tragitto tra il parco Usuelli e il municipio, passando dall’area mercato, partono anche gli slogan urlati al microfono: «La vergogna di Cardano siete voi», «Noi non vi paghiamo» e poi, a più riprese, «infami». Ad allontanare alcune persone dalla manifestazione sono stati i cori più minacciosi, come «Non vi picchiamo, oggi non vi picchiamo» e quello riservato al vicesindaco reggente Andrea Franzioni (lo slogan da stadio "E con le tue promesse e squallide illusioni, Franzioni sei un bastardo adesso volano i mattoni… mattoni tutto l’anno").
Primo a defilarsi, il gruppo della Lega Nord-Giovani Padani: «L’intenzione è di sostenere una battaglia contro l’uso scorretto dell’autovelox», spiega Mauro Garzonio, della sezione padana di Casorate Sempione. «Come Lega ci siamo fermati perché non condividiamo più la manifestazione, di fronte a parole molto offensive verso l’amministrazione comunale, di cui pure non condividiamo l’opera e che continueremo a contrastare. A Casorate – conclude Garzonio – da due anni stiamo portando avanti la lotta, mai abbiamo fatto una cosa del genere». «Un modo sbagliato di protestare, che fa passare dalla parte del torto», aggiunge Enrico Tomasini di Cardanoincomune, lista civica d’opposizione (il PdL invece aveva già spiegato che non sarebbe stato presente alla manifestazione, per evitare strumentalizzazioni).
E i multati? Qualcuno in giro ce n’era, anche se ad esempio non si sono visti i gruppi di lavoratori dell’Agusta, che stanno preparando una controffensiva a suon di ricorsi e con l’ipotesi di una azione legale congiunta (abbiamo raccontato nei giorni scorsi). Per il resto, nel corteo si aggiungono multati un po’ d’ogni tipo. Nicola Nicodemo è un pensionato di Gallarate, "pizzicato" a 56km/h a Cardano: «Non sono ladro io, li pago 187 euro, anche se ho 500 euro di pensione», dice prendendosela con i «mariuoli». Vittorio Ronzi invece è di Cardano, ma la multa l’ha presa a Casorate, a 70km/h (detratti 5km/h di tolleranza) lungo il Sempione, un anno fa. «La strada è anch in discesa, basta un po’ di distrazione e si supera il limite. Oggi ho sentito della manifestazione e sono venuto qui». Poi c’è Giuseppe Letizia, garagista che lamenta di aver preso più multe a Cardano «perchè lascio l’auto sostitutiva ai clienti dell’autofficina» e lamenta come molti il fatto di non aver avuto spiegazioni. «Non ci fanno lavorare, ci riducono alla fame», urla in corteo. Aldo Banzi invece è qui perché ha preso una multa per divieto di sosta sul marciapiede e contesta la sanzione aggravata da 84 euro. Molti parlano anche della vicenda di Casorate Sempione, delle incertezze sui costi delle notifiche e delle spese procedurali, di certo anche questo ha spinto alcuni multati di Casorate a venire qui.
«Gli amministratori pagano la loro inesperienza, sono seduti sul cratere che sta per esplodere e non se ne accorgono», dice invece – stando ai margini della manifestazione – Giovanni Damino, socialista oggi critico verso l’amministrazione. Alla fine il corteo si è fermato un quarto d’ora davanti al Comune, srotolando uno striscione "Andate a lavorare", i più giovani hanno innalzato il dito medio verso il palazzo comunale, mentre Polizia e Carabinieri controllavano da vicino per evitare ogni rischio. È finito così il sabato della protesta.
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