“Nuovo statuto comunale steso in modo sbrigativo e superficiale”
La lista Uboldo Civica motiva così il proprio voto negativo al nuovo statuto comunale, approvato dalla maggioranza nell’ultimo consiglio comunale
«Un’Amministrazione accorta e lungimirante avrebbe maggiormente coinvolto tutte le forze politiche uboldesi nella revisione generale dello Statuto; così non è stato, in barba ai più elementari principi di democrazia e partecipazione». La lista Uboldo Civica motiva così il proprio voto negativo al nuovo statuto comunale, approvato dalla maggioranza nell’ultimo consiglio comunale.
«Nonostante i nostri suggerimenti, gli amministratori di “Uboldo al Centro” hanno preferito adottare un metodo sbrigativo e superficiale, con un’unica e poco partecipata seduta della Commissione Statuto, convocata in pieno periodo estivo. In quella seduta,
E ancora: «Uboldo Civica ritiene che lo Statuto del Comune di Uboldo debba intendersi come il documento fondamentale per esplicitare e garantire con chiarezza alla cittadinanza le linee generali dell’amministrazione e i compiti di ciascun organo, semplificandone il più possibile l’articolazione in tutti i suoi elementi costruttivi, per una maggiore fruibilità e massima trasparenza. Per queste ragioni, pur condividendo lo spirito di sintesi in alcuni passaggi, Uboldo Civica ritiene eccessiva l’eliminazione di punti d’interesse primario che, a nostro giudizio, meritano invece d’essere salvaguardati dalla revisione, anche se già contenuti in fonti del diritto superiori. Nella formulazione delle proposte ci siamo sforzati di rendere lo Statuto Comunale di Uboldo unico ed esclusivo».
«Di fronte al rischio di produrre un testo anonimo, magari fotocopia di altri, abbiamo preferito proporre una serie di principi moderni ed innovativi, legati alla democrazia, all’equità, alla trasparenza e alla partecipazione – concludno dalla lista -. Non poteva mancare, inoltre, un forte richiamo alla tutela del territorio, individuato non con i meri confini comunali ma esteso a tutto il Saronnese; territorio oggi preda di massiccia cementificazione e cavazione. Infine, abbiamo proposto correzioni a quelle modifiche di valore propriamente politico, inserite dall’attuale Amministrazione, che vanno a cambiare in peggio le modalità di convocazione del Consiglio Comunale, i supporti di accesso agli atti e alle proposte di delibere dei Consiglieri Comunali, il funzionamento degli istituti di partecipazione dei cittadini alle decisioni pubbliche. Visto l’oggettivo atteggiamento di chiusura della Commissione Statuto, espressione della maggioranza consiliare, che, tranne qualche piccolo dettaglio, ha respinto la totalità delle nostre proposte, riteniamo che il documento approvato non sia lo Statuto del Comune di Uboldo, ma lo Statuto di “Uboldo al Centro”».
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