Sottili: “Vittoria importante per molti aspetti”

Il tecnico del Varese analizza il successo contro la Reggina e ammette: "Avevo preparato la gara su un differente modulo degli avversari, poi ho dovuto cambiare qualcosa. Il pubblico ci ha dato una grossa mano"

Il Varese supera in casa la Reggina 1-0 ed è una vittoria doppia perché arrivata dopo l’espulsione di Bjelanovic che aveva lasciato i biancorossi in dieci uomini. A decidere ancora una volta è Leonardo Pavoletti, che di testa ha girato una punizione di Zecchin alle spalle di Benassi. Il tecnico del Varese Stefano Sottili ammette di aver preparato la gara divarsamente, ma spiega quanto questo successo sia fondamentale per il futuro: «Inutile dire che è stata una vittoria importante da diversi punti di vista. Il pizzico di buona sorte è stato legittimato dalla grande voglia e applicazione. Abbiamo dimostrato un grande spirito di squadra. Poche volte ho sbracciato così tanto, anche verso i tifosi che hanno sempre incitato i nostri giocatori, ma non solo la curva, tutto lo stadio e il saluto alla fine è stato doveroso. Mi ero immaginato una partita rispetto ad un loro 3-5-2 con tanto pressing sui loro difensori per metterli in difficoltà sull’impostazione del gioco. Tremolada doveva prendere il loro vertice basso di centrocampo, ma ovviamente con un centrocampo a 4 loro è cambiata la tattica e ho detto ai laterali nostri di curare gli opposti esterni e a Tremolada di seguire i loro difensori in possesso palla. Loro hanno cambiato modulo con tre punte e abbassavano molto i centrocampisti per farci uscire alti. In questo siamo stati molto bravi. La velocità del gioco che piace a me però si è vista solo nei primi venti minuti. Bressan è stato determinante, non solo per la grande parata su Lucioni, ma anche perché ha dimostrato che la vittoria è stata cercata e non ci siamo chiusi indietro per aspettare il colpo del ko. Prima di Avellino avevo rimarcato ai ragazzi come avevamo sfruttato poco le palle inattive nonostante i piedi buoni di chi batte le punizione. Nello sviluppo del gioco siamo arrivati abbastanza bene fino alla trequarti, poi è mancato qualcosina».
 
L’allenatore della Reggina Gianluca Atzori è rammaricato di un risultato a suo dire bugiardo: «La sconfitta di oggi è stata la fotocopia della partita di Novara. Sabato abbiamo buttato via due punti, oggi tre. Il Varese, dopo l’espulsione di Bjelanovic, era in netta difficoltà e noi abbiamo pagato l’unica palla gol da loro creata. Dispiace per i miei ragazzi perché hanno offerto una buona prova, ma se non sfrutti tante occasioni alla fine la paghi. In questo momento gira così, magari più avanti la  situazione cambierà e faremo punti anche senza meritare. Per me un buon portiere vale il settanta per cento della squadra e sia oggi, sia a Novara, ci siamo trovati di fronte a due grandi numero uno che hanno compiuto interventi fondamentali».
 
Andrea Barberis, al suo esordio dal primo minuto, è stato uno dei più positivi, formando con Damonte una buona diga mediana: «in dieci abbiamo sofferto parecchio, ma lo abbiamo fatto bene, riuscendo a non far creare tante occasioni alla Reggina e sfruttando poi la palla giusta. Sono contento del mio impiego da titolare e della vittoria, soprattutto perché, arrivata in questo modo, dà ancora più soddisfazioni. Con Damonte mi sono trovato molto bene, abbiamo recuperato parecchi palloni e fatto ripartire bene l’azione».
 
Leonardo Pavoletti ancora una volta è stato decisivo con il suo gol da tre punti: «Forse oggi Bressan ha fatto più di me, con tre interventi che ci hanno tenuto in partita. Si sente la mancanza di Neto, ma sia oggi, sia ad Avellino Calil e Tremolada hanno fatto molto bene. Sapere però che Neto è in campo ti dà una consapevolezza differente. Questa vittoria è stata importante e ha dimostrato che più di tutto nel calcio conta il gruppo e l’unione d’intenti. Mi fa piacere che il pubblico di Masnago mi abbia preso in simpatia, idolo magari è troppo, ma io sto dando tanto in campo e i tifosi lo vedono; anche per questo forse mi danno tanto dagli spalti. Non parlo degli arbitri, ma dispiace tanto per Sasha (Bjelanovic, ndr), anche perché a mio avviso non sono stati due falli cattivi, ma due mezzi interventi. Magari però con l’espulsione ci siamo dati una carica maggiore che ci ha permesso alla fine di ottenere il successo. Quando siamo rimasti in dieci mi sono messo a disposizione della squadra pensando solo di dare una mano ai miei compagni tenendo su più palloni possibile e poi non pensando al gol, come sempre, questo arriva. Voglio applaudire i ragazzi giovani che anche oggi sono stati bravissimi, dimostrando una volta di più di avere un grande valore».
 

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Pubblicato il 24 Settembre 2013
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