Staminali: quelle della placenta sono già il futuro

Due centri lombardi presentano ricerca innovativa sulle cellule staminali dei villi coriali

I due centri di ricerca lombardi Biocell Center e Toma – Advanced Biomedical Assays presentano oggi a Firenze una ricerca innovativa sulle cellule staminali dei villi coriali.
La vetrina è quella del congresso internazionale sulle cellule staminali organizzato dalla International Society for Stem Cell Research (ISSCR) in programma fino al 18 settembre a Firenze dal titolo “Stem Cells in Translation”, un simposio cui partecipano scienziati da tutto il mondo.
La ricerca di Biocell e Toma – coordinata dal Professor Giuseppe Simoni – è stata realizzata per dimostrare il potenziale applicativo delle cellule staminali estratte dai villi coriali della placenta, “un patrimonio – hanno dimostrato gli scienziati – che rimane inalterato anche dopo la crioconservazione e lo scongelamento e che pertanto può essere conservato per ogni bambino che nasce”.
Scopo della nostra ricerca – spiega il dr. Giampalo Leoni di Biocell Center, presente al congresso fiorentino – è quello di approfondire le caratteristiche delle cellule staminali mesenchimali che congeliamo una volta estratte dalla placenta, ed i risultati dimostrano che si tratta di cellule che hanno grande interesse medico e scientifico”.
Un interesse confermato anche dai numerosi incontri in corso al congresso e che hanno visto Biocell stabilire contatti con istituzioni universitarie e scientifiche di Losanna (Svizzera), Tokio (Giappone), Londra (UK), Amsterdam (Olanda), oltreché con scienziati russi, sudamericani, spagnoli e francesi. Gli argomenti di lavoro hanno tutti il comun denominatore nell’impegno a testare l’uso delle cellule mesenchimali in ricerche con il fine di curare malattie diverse. Si va dalla SLA al diabete, dalle necrosi degli arti alla ricostruzione in laboratorio di tessuti ossei e cartilaginei, dalla trasformazione in cellule retiniche alla cura della sordità ereditaria.
Per ogni accordo che andrà in porto, una parte delle cellule staminali che vengono conservate dalle pazienti di Biocell verranno destinate – gratuitamente – ai centri di ricerca e alle università di mezzo mondo perché possano essere utilizzate negli esperimenti per trovare la cura a numerose malattie: tutte patologie per le quali si ipotizzano terapie con l’uso di cellule staminali estratte da villi coriali.
“L’entusiasmo che dimostrano scienziati da tutto il mondo – dichiara Marco Reguzzoni di Biocell – dimostra che la speranza è davvero tanta. I ricercatori soprattutto vedono nelle nostre cellule una seria alternativa, eticamente accettabile e geneticamente stabile, alle staminali embrionali: in fin dei conti recuperiamo le staminali da materiale che altrimenti finirebbe in discarica e ne ricaviamo una potenziale cura per molte brutte malattie. Vale la pena andare avanti con impegno per vedere realizzate le speranze di milioni di malati.”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Settembre 2013
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