Una serra avvenieristica per la coltura della marijuana

Una serra avvenieristica da far invidia a quella di Grace, protagonista di un film di una decina di anni fa. L’hanno scoperta i poliziotti della sezione antidroga della squadra mobile di Varese lunedì 16 settembre, quando hanno arrestato un cittadino italiano colto in flagranza per il reato di coltivazione ai fini di spaccio di circa 2 Kg di marijuana, in parte già pronta per essere posta in vendita.
Tutto nasce da un servizio di accertamenti svolti dagli agenti varesini in diversi Comuni, ai confini tra le Provincie di Varese, Milano e Monza/Brianza, fino ad giungere nel Comune di Barlassina, provincia di Monza Brianza, dove hanno rintracciato l’abitazione dell’uomo.
Presentatisi alla porta, gli operatori hanno dovuto attendere un paio di minuti prima che il proprietario aprisse, tempo apparentemente insignificante, ma che già di per se ha destato sospetto. Lo stato agitato dell’individuo, associato ad un leggero profumo di cannabis, hanno istintivamente indotto gli agenti a chiedere chiarimenti.
L’uomo, inizialmente, ha tentato di giustificare l’odore con l’aver appena consumato uno spinello ma gli agenti, con una breve osservazione della stanza, hanno notato, dietro una scatola, un paio di forbici leggermente sporche di materiale vegetale, il cui odore non lasciava dubbi: marijuana.

Il cinquantasettenne nell’ulteriore tentativo di “limitare i danni”, confermava di essere in possesso di quella sostanza prelevando, appoggiati sulle scale che portavano in taverna e separate da una porta, alcuni rami di canapa essiccati, ancora con le cime da tagliare, oltre a un barattolo, contenente fioroni essiccati di marijuana, quest’ultimo detenuto nel frigorifero.
La fretta con cui l’uomo ha consegnato lo stupefacente, associata al fatto che le cime del barattolo non potevano che provenire da altri rami oltre a quelli consegnati, hanno indotto gli agenti a sottoporre a perquisizione l’appartamento.
La sorpresa in effetti è venuta dalla taverna dove l’uomo aveva creato, in una stanza, una serra indoor con impianto di depurazione ericircolo dell’aria e illuminazione/riscaldamento, stimati in un valore intorno ai 4000/5000 euro e, in una seconda stanza, il luogo deputato all’essicamento delle piante, a mezzo cavi tirati da una parete all’altra per appendervi i rami di marijuana tagliati.

Nella sua meticolosità, l’uomo ha anche suddiviso le diverse qualità di piante coltivate lasciando, nei contenitori di raccolta delle infiorescenze, un cartellino riportante il nome delle sementi utilizzate quali ad esempio la AK47 o Russian White.
Al termine del “raccolto”, effettuato dagli agenti, l’uomo è stato tratto in arresto e, su disposizione del pubblico ministero di turno Stefania Di Tullio della Procura della repubblica di Monza, associato presso quella Casa Circondariale.
Sono in corso accertamenti atti pera risalire alla provenienza delle sementi, oltre ad individuare i destinatari della droga, tenuto anche conto che l’uomo svolge attività lavorativa, nell’ambito dell’organizzazione di eventi musicali.