Anche Cornacchia contro Farioli ma nella maggioranza ci sono troppe tensioni
Il presidente del consiglio comunale esprime il suo disappunto per l'epilogo della seduta di venerdì e ammette: "Si è comportato male anche con me". Ma nella maggioranza i motivi di scontro sono molteplici con il sindaco a fare da parafulmine
Il consiglio comunale di venerdì sera ha lasciato strascichi anche all’interno della stessa maggioranza. Il presidente del consiglio comunale Diego Cornacchia, del Pdl, commenta così la scenata del primo cittadino, nei confronti dei consiglieri del Partito Democratico, ricordando anche alcuni momenti di tensione durante il consiglio, anche nei confronti di Cornacchia: «Leggo con disappunto quale sia stato il comportamento del sindaco a margine del consiglio, che mi sembra il giusto epilogo di come si è comportato in misura esaltata anche nei miei confronti – e annuncia – In proposito sto assumendo le conseguenti determinazioni. Di certo per quanto mi concerne ha perso l’appellativo di signore e tanto meno di esimio. D’ora in avanti chiamarlo solo sindaco sarà atto semplicemente dovuto».
Le tensioni tra il presidente del consiglio, il sindaco e il resto dei consiglieri della maggioranza sono note da tempo. Molti consiglieri non condividono lo stile di gestione dell’aula da parte dell’avvocato bustocco (anche se Cornacchia nega decisamente, ndr) e anche venerdì si è assistito ad un battibecco perfino su chi, tra lui e il sindaco, aveva "l’onere e l’onore" – per dirla alla loro maniera – di salutare i due senatori del Movimento 5 Stelle Laura Bignami e Michele Giarrusso, presenti in sala esagonale. In realtà le tensioni nella maggioranza sono molteplici e covano sotto la cenere di una calma solo apparente. Basti citare il valzer degli assessori messo in atto un anno fa, le differenti visioni della vicenda palaghiaccio tra Lega Nord e Pdl, la questione della nomina di consiglieri delegati (Cislaghi e Rogora), le divisioni interne alla stessa Lega tra maroniani e reguzzoniani. Un calderone in continua ebollizione che il sindaco ha sempre cercato di domare. L’esplosione di rabbia nei confronti della consigliera del Pd Cinzia Berutti è solo la punta di un iceberg pronto a disintegrarsi, specchio fedele del magma politico a livello nazionale.
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