Bignami (M5S): “Con il nostro piano carceri 22.000 posti in più”

La senatrice bustocca: «Non possiamo accettare soluzioni tampone, occorre analizzare il problema per risolverlo nel lungo termine»

Contro l’idea dell’aministia e a favore di un nuovo piano carceri. A dirlo è il Movimento 5 Stelle con la senatrice bustocca Laura Bignami. «Ci siamo mostrati attenti e sensibili al problema della situazione carceraria italiana, tenendo a cuore i cittadini, i diritti umani ed il rispetto delle leggi». Con i colleghi del Movimento Cinque Stelle eletti in Regione Lombardia gli esponenti "romani" del M5S hanno visitato le carceri di Varese, Busto Arsizio e San Vittore, per verificare la situazione dei detenuti negli istituti penitenziari del nostro territorio, che spesso si trovano a vivere in condizioni disumane.
Paola Macchi, membro della Commissione speciale sulle carceri in Regione, ha sollecitato audizioni per approfondire la situazione carceraria in Lombardia e ha proposto una mozione approvata all’unanimità dal consiglio regionale per chiedere la messa a punto in tempi brevi di linee guida, che ridefiniscano le modalità delle rilevazioni semestrali delle ASL negli Istituti di prevenzione e pena a partire dalla centralità delle persone e del rispetto dei diritti umani fondamentali di coloro che sono legittimamente private della libertà.
«Ritengo – prosegue Bignami- che l’amnistia e l’indulto, come la storia ci insegna, non possono essere la soluzione del problema carcerario italiano. Non possiamo accettare soluzioni tampone, occorre analizzare il problema per risolverlo nel lungo termine, attraverso soluzioni strutturali. Per questo abbiamo pertanto presentato in Parlamento un piano carceri che non prevede la costruzione di nuove strutture, ma la ristrutturazione di quelle esistenti e il recupero funzionale degli spazi mal gestiti. Il piano, se adottato, creerebbe 22.000 posti in più, ad un costo di 40 milioni di euro, la metà di quanto previsto dal vecchio piano carceri. Inoltre a livello legislativo abbiamo presentato provvedimenti per cancellare il reato di clandestinità disciplinato dalla legge Bossi- Fini e per depenalizzare il possesso di lievi quantità di droghe, trasformandolo in illecito amministrativo. Ci auguriamo che anche i colleghi degli altri gruppi manifestino la volontà politica di risolvere tempestivamente il problema carcerario nel suo complesso, accogliendo le nostre proposte».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Ottobre 2013
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