Guenzani: “Non vogliamo un contenzioso, sarebbe sciocco da parte nostra”

L'esposto inviato all'Asl dai rappresentanti sindacali ha riproposto la situazione di tensione tra amminisrazione e dipendenti comunali

«Questa situazione di rapporti critici credo riguardi più singole persone che non la collettività dei dipendenti». Dice così il sindaco Edoardo Guenzani, alle prese con l’esposto presentato all’Asl dai rappresentanti sindacali delegati per la sicurezza. La vicenda odierna parte da tre segnalazioni specifiche (sui riscaldamenti ancora spenti e gli ambienti freddi, sul medico, sul piano di valutazione stress lavorativo) ma in realtà non è difficile vedere in controluce le difficoltà emerse nel rapporto tra i dipendenti comunali e l’amministrazione. Ora il casus belli sono i termosifoni spenti, ma il quadro è ben più ampio. «Ho ricevuto nei giorni scorsi una richiesta fatta da uno dai rappresentanti sindacali, devo dire anche con affermazioni polemiche e gratuite. La normativa regionale dice che il riscaldamento si può accendere dal 15 ottobre per 14 ore, ho autorizzato qualche giorno fa asili nido e scuole materne, ma fino a ieri secondo valutazione non c’erano per le condizioni per un’accensione. L’unica richiesta ci veniva da un solo rappresentante sindacale». Ma al di là del riscaldamento, emerge di certo un clima non proprio ideale… «Questa situazione di rapporti critici credo riguardi più singole persone che non la collettività dei dipendenti». Si parla anche della questione economiche legate ai dipendenti, in particolare la vertenza "calda" sul Fondo di dotazione del 2011 e dei premi ai lavoratori. «Per il  Fondo del 2011 abbiamo discusso anche con i rappresentanti sindacali, ci siamo detti disponibili ad una azione legale, anche comune, per far riconoscere che la mancata erogazione del premio deriva da cause di forza maggiore. Abbiamo fatto anche presente che consideriamo ingiusto il provvedimento che colpisce i dipendenti. Non se ne può fare una colpa all’amministrazione che si è opposta a questo, l’importo è anche accantonato, non l’abbiamo certo speso per altro. L’amministrazione – conclude Guenzani – non ha nessuna voglia di penalizzare i dipendenti, anzi: sarebbe sciocco mantenere un contenzioso anziché risolvere. Davvero mi piacerebbe che ci fosse un minimo riconoscimento di questo». E per quanto riguarda il fondo 2013? «Per il 2013 abbiamo proposto una ripartizione del 50% dei risparmi di gestione ai dipendenti, risparmi che potrebbero andare dalle fotocopie ai risparmi più significativi, per esempio da trasferimento degli uffici che liberano immobili oggi in affitto che pesano sulle casse del Comune. Nonostante questo, devo dire che non abbiamo segnali di risparmi consistenti». Sentendo anche questi elementi, il quadro non è certo dei migliori, anche se il primo cittadino si mostra ancora ottimista sulla possibilità di ritornare a "normali" relazioni: «Non c’è un cattivo rapporto con i dipendenti, credo ci sia una disponibilità reciproca, ma ci sono stati arroccamenti su alcune posizioni da parte di alcuni». In ogni caso, l’assemblea e lo sciopero del 17-18 ottobre potrebbero dare un segnale su quale sia l’umore prevalente tra i lavoratori del Comune.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Ottobre 2013
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