I giovani del PDL contro i vertici del partito: “Ripartiamo dalle sedi sul territorio”
Dopo aver saputo che la sede varesina del partito chiuderà, la Giovane Italia punta il dito contro la coordinatrice provinciale Lara Comi: "giovane fuori e vecchia dentro"
Luca Folegani, coordinatore della sezione bustocca della Giovane Italia, ha inviato questo comunicato dopo aver appresto che la sede di Varese del gruppo verrà chiusa. Un pesante atto di accusa verso i vertici provinciali del partito, Lara Comi in testa. Anche se non viene mai citata direttamente, è proprio verso l’europarlamentare (nonché coordinatrice regionale del partito) che si rivolgono le più aspre critiche per come sta gestendo il travagliato momento che sta attraversando il PDL. Ecco il documento integrale:
"Nonostante a livello nazionale il nostro partito stia indubbiamente attraversando un periodo di crisi sia dal punto di vista dei contenuti sia da quello dell’organizzazione, anche la nostra federazione provinciale non sta sicuramente attraversando un periodo facile: poche settimane fa ho infatti appreso da fonti ufficiali che la sede provinciale di via Carrobbio a Varese chiuderà i battenti a causa della mancanza di fondi (???), per mantenere il luogo che per uno dei maggiori partiti a livello nazionale dovrebbe essere alla base per svolgere qualsiasi tipo di attività.
A parte questo sembra proprio che non si voglia riconoscere l’importanza che ha la sede per un partito, in quanto deve essere sia un punto di incontro tra il partito e i cittadini ma anche tra gli stessi militanti del partito, comprendendo anche il movimento giovanile che deve essere libero di rendere la sede un laboratorio di idee per crescere e confrontarsi; tale riferimento deriva proprio dal fatto che nei giorni scorsi sono venuto a conoscenza che il movimento giovanile non dispone del pieno e libero utilizzo della sede di Varese in quanto ciò deve essere sottoposto a un precedente "via libera" della segreteria provinciale con tanto di controllo annesso: sia mai che la "Giovane Italia" organizzi qualcosa di così sovversivo nei suoi incontri.
A Busto Arsizio, grazie alla grande lungimiranza e intelligenza umana del nostro coordinatore cittadino Emanuele Antonelli abbiamo reso la sede bustocca un luogo aperto e di incontro peraltro non solo limitato alle attività del partito. Tra l’altro a breve quella di Busto sarà l’unica Sede (con la S maiuscola) della provincia.
Comunque è da notare che l’impossibilità di ottenere il pieno e riservato utilizzo della sede è l’ennesima dimostrazione dei limiti che persistono ai vertici della nostra "arroccata" segreteria provinciale: mi stupisce infatti che pur avendo una coordinatrice provinciale con solo pochi anni più di noi non si renda conto che, se vogliamo rilanciare l’attività del partito in provincia, il punto di partenza non è solo trasmetterci le mirabolanti strategie politiche che apprende nelle sue missioni all’estero e dirci tramite i social network che è stata scelta "direttamente" da Obama, ma bisogna dare anche la possibilità ai giovani di riavvicinarsi alla politica con gli strumenti adeguati per poterlo fare. Si riconferma la teoria in voga anche tra molti pidiellini più maturi: "Abbiamo la coordinatrice PDL più giovane fuori e più vecchia dentro". Sicuramente un po’ più di militanza attiva (seria, reale e non decantata) l’avrebbe resa più lungimirante anche per un gruppo di militanti e non concentrata solo su se stessa."
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