Il Varese celebra i dieci anni del “Progetto Bimbo”
Il responsabile Marco Caccianiga, insieme al presidente Nicola Laurenza e alla moglie Alessandra hanno tolto il velo per il decimo anniversario del progetto rivolto ai bambini più piccoli
Il Varese calcio non nasconde l’orgoglio per il crescente successo del "Progetto Bimbo", rivolto ai bambini delle scuole materne, che attraverso il gioco e ad esercizi per sviluppare gli schemi motori di base – correre, camminare, saltare, rotolare – approcciano il mondo del calcio.
A spiegare il progetto ci pensa il responsabile, Marco Caccianiga, che dieci anni fa ideò e diede inizio con appena sei bambini: «Il Varese, lo sappiamo, ha più di cento anni di età, ma l’As Varese 1910 è nato nel 2004 e quindi questa sarà la decima stagione agonistica. Con la nuova società abbiamo deciso di ripartire dai bambini, dando una nuova idea di calcio e soprattutto dando filo diretto al rapporto tra prima squadra e scuola calcio. Ricordo che siamo forse l’unica società del mondo professionistico che ha un progetto rivolto ai bambini così piccoli. Questa sarà la decima stagione anche per noi; siamo passati da 6 bambini il primo anno ai 42 iscritti di questa stagione, che curerò io assieme al supporto di Federico Fumagalli. Il progetto prenderà il via il 22 ottobre e fino a Paqua lavoreremo nelle palestre della scuola "Vidoletti" a Masnago e della "Galilei" ad Avigno. Con la bella stagione inizieremo a giocare allo stadio, sul campo "Speroni", iniziando a dare qualche indicazione in più anche rivolte al gioco del calcio».
La proprietà in prima persona crede in questo progetto, come spiega il presidente Nicola Laurenza: «Per noi i valori sono fondamentali e vogliamo creare prima uomini e sportivi, e poi nel caso giocatori. Abbiamo un livello di competenza altissimo e credo che questo lavoro sui bambini sia alla base di tutto lo sport».
Anche Alessandra Laurenza, moglie del numero uno biancorosso, loda il progetto: «Da subito sono stata in sintonia con Marco Caccianiga, e assieme siamo partiti dalla base, dai bambini. Crediamo nei bambini e vogliamo avvicinarli al calcio e allo sport. Anche per questo durante le partita abbiamo istituito il Football sitter, che lascia liberi i genitori di godersi la partita portando con sè i propri figli allo stadio».
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