Impariamo le tecniche salvavita: tre gli appuntamenti

L'azienda ospedaliera aderisce alla settimana della rianimazione cardiopolmonare. Tre appuntamenti aperti alla cittadinanza

Informare la cittadinanza su come si può intervenire in caso di arresto cardiaco anche se non si ha una preparazione sanitaria specifica. E’ lo scopo di“Viva! – La settimana per la rianimazione cardiopolmonare”, manifestazione promossa dal Parlamento Europeo e, in Italia, da Italian Resuscitation Council (Irc), a cui l’Azienda Ospedaliera “Ospedale Sant’Anna” ha aderito con una tre-giorni dedicata a insegnare le manovre salvavita presentata alla presenza del direttore generale dell’Ao comasca Marco Onofri, del direttore sanitario Giuseppe Brazzoli, del responsabile del 118 e del Direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza dell’Ao Sant’Anna Mario Landriscina, dal primario della Pediatria di Cantù Alfredo Caminiti e dal gruppo istruttori del centro Irc aziendale di cui è responsabile Franca Stefanoni.

L’iniziativa comasca, patrocinata da Areu, prevede tre eventi – il 17 ottobre al Sant’Anna, dove ci sarà la possibilità di imparare anche le manovre di disostruzione di corpi estranei ingeriti dai bambini, e di imparare il massaggio cardiaco nell’adulto  da un gruppo di esperti in rianimazione dell’adulto; il 18 al Bennet di Cantù e il 19 al Bennet di Erba – in cui gli istruttori Blsd del centro Irc aziendale fornirà informazioni ed eseguirà simulazioni su manichini per insegnare ai cittadini come intervenire in caso di arresto cardiaco.
Praticare subito il massaggio cardiaco esterno  e la defibrillazione precoce in attesa dei soccorsi potrebbe contribuire a salvare una vita. In Europa sono 400mila le persone che ogni anno muoiono a seguito di arresto cardiaco improvviso e si stima che la sopravvivenza potrebbe passare dal 5% attuale al 60% se le manovre venissero praticate sin dall’inizio dell’insorgenza dell’arresto cardiaco.
   “L’iniziativa a cui ha aderito la nostra azienda con i nostri formatori – ha sottolineato il direttore generale Marco Onofri – mira a offrire alla cittadinanza un’occasione per entrare in contatto con la cultura dell’emergenza e per apprendere poche e semplici manovre che possono cambiare la prognosi della persona che si soccorre. Punteremo l’attenzione non solo sulla rianimazione cardiopolmonare ma anche, il 17 ottobre, su come intervenire quando un bambino ingoia un corpo estraneo per evitarne il soffocamento. Colgo l’occasione per ringraziare il nostro personale che sarà a disposizione della cittadinanza in ospedale e nei due centri commerciali e tutti coloro che hanno contribuito all’iniziativa”.
Ai partecipanti che eseguiranno due minuti di rianimazione cardiopolmonare con i nostri formatori sarà rilasciato un attestato di “buon soccorritore” (senza valore legale). Durante gli eventi, saranno proiettati alcuni video realizzati con i formatori dell’Ao in diverse location (una banca, un ristorante, una chiesa e una palestra) con due testimonial d’eccezione: l’ex calciatore interista Beppe Bergomi e l’ex juventino RobertoGalia.
L’arresto cardiaco
Si verifica un arresto cardiaco quando il cuore smette di pompare il sangue a tutto il corpo. In questo caso la vittima collassa, non risponde e non respira e si deve chiamare subito il 112 e intervenire con la RCP immediata, cioè la rianimazione cardiopolmonare con 30 compressioni al centro del torace e 2 ventilazione artificiali, e, se fosse presente un defibrillatore semiautomatico, con la defibrillazione.
Disostruzione delle vie aeree dei bambini
Un’altra importante manovra salvavita è quella che consente di intervenire quando un bambino sta soffocando perché gli è andato di traverso il cibo oppure ha ingerito o inalato un corpo estraneo.
Il 17 ottobre, all’ospedale Sant’Anna, un gruppo di istruttori pediatrici esperti in rianimazione pediatrica e un gruppo di istruttori dell’adulto esperti in rianimazione dell’adulto dell’Ao comasca insegneranno ai cittadini come soccorrere un bambino e un adulto.
Grazie all’ausilio di appositi manichini, gli istruttori, nell’ambito di sessioni della durata di dieci minuti ciascuna, eseguiranno dimostrazioni pratiche per illustrare come agire, con poche e semplici manovre, se si tratta di un lattante (fino a un anno di vita) o se si tratta di un bambino fino agli 8 anni d’età.
  “Questa iniziativa – spiega il primario della Pediatria dell’ospedale di Cantù Alfredo Caminiti – rappresenta un’importante opportunità per la tutela della salute dei nostri bambini. Secondo i dati dell’Istat, infatti, nei bambini da 0 a 4 anni il 27% delle morti classificate come “accidentali” avvengono per soffocamento causato da inalazione di cibo o di “corpo estraneo”. Nelle fasce d’età 5-9 anni e 10-14 anni, la percentuale scende, rispettivamente, all’11, 5% e al 4,7%, ma rimane comunque significativa”.
In valore assoluto le morti per soffocamento da corpo estraneo in bambini da 0 a 14 anni sono oltre 50 ogni anno.
Calendario
–         17 ottobre, dalle 9 alle 13.30, hall dell’ospedale Sant’Anna a San Fermo della Battaglia: manovre salvavita nell’adulto e nel bambino
–         18 ottobre, dalle 9 alle 18, Centro Commerciale Bennet di Cantù-Centro Commerciale 2000: manovre salvavita nell’adulto
–         19 ottobre, dalle 9 alle 18, Centro Commerciale Bennet di Erba – Centro Commerciale I Laghi: manovre salvavita nell’adulto.
 
“Viva!”
La manifestazione “Viva!” ha il patrocinio del Senato, del Ministero della Salute, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dell’Anci oltre all’adesione di una sessantina tra società scientifiche e associazioni.

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Pubblicato il 11 Ottobre 2013
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