Oltre 300 i pazienti in cura per prevenire le malattie cardiovascolari
Compie un anno l'ambulatorio dedicato alla prevenzione, diretto dal dottor Carlo Costantini. Il servizio mira a diminuire il rischio cardiovascolare iniziale
Compie un anno l’ambulatorio per la prevenzione delle malattie cardiovascolari attivato nel reparto di Medicina dell’ospedale di Gallarate, reparto diretto da Carlo Costantini.
Si tratta di un servizio mirato a individuare, in relazione al rischio di malattia cardiovascolare, i pazienti con problematiche di ipertensione arteriosa e di dislipidemia (termine generico per indicare le alterazioni della quantità di lipidi circolanti nel sangue, in particolare del colesterolo e dei trigliceridi). Un rischio che per ciascun paziente è valutato non soltanto per la patologia espressa, ma soprattutto considerando i fattori correggibili, quali la dieta scorretta, ricca di sale negli ipertesi e di grassi nei dislipidemici, la scarsa attività fisica, il fumo. Il percorso è personalizzato: dal profilo di rischio alla terapia dietetico-comportamentale, che solitamente precede il trattamento farmacologico, al monitoraggio dell’efficacia della cura sia essa antipertensiva che ipolipemizzante. Con opportune metodiche strumentali si analizzano eventuali danni a carico delle strutture maggiormente esposte.
Un ambulatorio le cui finalità tendono a diminuire il rischio cardiovascolare iniziale, rallentare il processo aterosclerotico e controllare il cosiddetto rischio cardiovascolare residuo, quello cioè che sembra permanere anche a terapia massimalizzata in pazienti particolarmente complessi.
Le malattie cardiovascolari, che riconoscono come momento fisiopatologico cardine l’arterosclerosi, rappresentano la causa principale di mortalità prematura e disabilità in Europa, con impatto crescente pure nei Paesi in via di sviluppo.
Si calcola che una percentuale vicina al 25 % della popolazione adulta sia affetta da ipertensione. Nella popolazione anziana questa percentuale sale al 50%.
Pure le dislipidemie sono frequenti, soprattutto nella forma di ipercolesterolemia poligenica comune. Queste interessano il 20% circa della popolazione.
Fondamentale, pertanto, è incidere sui fattori modificabili individuando i soggetti a rischio per affrontare il problema prima che il danno si evidenzi clinicamente.
Nell’ambulatorio del Sant’Antonio Abate sono già 300 i paziente in cura, età media tra i 40 e 60 anni.
È possibile prenotare la visita specialistica tramite il Centro unico di prenotazione (Cup) o numero verde 800638638.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Baffetta su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Fabrizio Tamborini su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Alessandro Zanzi su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Emanuele Zanetti su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
GrandeFratello su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Felice su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.