Pubblica amministrazione a scuola di trasparenza

Per cercare di fare chiarezza e aiutare le amministrazioni nelle procedure operative non sempre facili, Upel ha organizzato un corso specifico per i pubblici amministratori

La trasparenza è d’obbligo dallo scorso aprile con novità importanti rispetto solo all’anno scorso, ma lo scenario tra i Comuni del Varesotto resta frammentato tra luci e ombre. Per la maggior parte non si sono ancora adeguati, come ha rilevato il monitoraggio sullo stato dell’arte del 30 settembre.

Per cercare di fare chiarezza e aiutare le amministrazioni nelle procedure operative non sempre facili, Upel ha organizzato per domani mattina, 9 ottobre, dalle ore 9 alle 14 nella sede di Varese (via Como 40), un corso specifico per i pubblici amministratori, i segretari comunali e tutti i responsabili dei settori interessati: amministrativo, tecnico, contabile, Suap, siti internet. Il relatore sarà il dott. Augusto Sacchi, funzionario amministrativo e responsabile di settore EE.LL, redattore della rivista Personale News.

Il d.lgs 33/2013 dello scorso marzo, entrato in vigore quindici giorni dopo, ha infatti apportato due novità di rilievo: la raccolta di tutte le norme in materia di trasparenza in un testo unico e l’accesso civico agli atti. Questo secondo passaggio in particolare sta iniziando a creare problemi. I cittadini hanno ora il diritto di avere qualunque atto pubblico che non sia pubblicato con una semplice richiesta senza bisogno di motivazione, e l’ente è tenuto a fornirla, privata di eventuali dati sensibili, pubblicandola entro 30 giorni nell’apposita area «Trasparenza» del sito internet. L’adempimento della nuova norma è piuttosto complicato dato che gli enti dovranno farlo senza spese aggiuntive, spesso con un lavoro ad hoc del personale per aggregare dati disomogenei. Inoltre per i Comuni più piccoli dove i dipendenti si contano sulle dita di una mano e magari la metà sono part-time l’impresa è ancora più ardua. La mancata risposta comporta però il rischio di una sanzione che parte da un minimo di 1.000 euro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Ottobre 2013
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