Variante 341, si parte dal tratto da Pedemontana alla superstrada per Malpensa

L'intervento è finanziato con 200 milioni e si sta preparando il progetto esecutivo. Il Comune di Gallarate chiede di modificare le rampe per ridurre il consumo di suolo agricolo e boschivo. Perplessità a Samarate

La nuova superstrada Pedemontana-Samarate-Malpensa probabilmente si farà (per ora) solo nel primo tratto, quello dal casello Pedemontana a Cassano Magnago fino alla zona di viale Milano e all’esistente superstrada 336 per l’aeroporto. Al Comune di Gallarate la questione interessa anche per l’impattoambientale dell’opera, che si vorrebbe il meno invasivo possibile: il progetto è stato tra i temi discussi in una riunione che ha portato a Palazzo Lombardia, sede della Regione, l’assessore gallaratese all’urbanistica Giovanni Pignataro.
La nuova superstrada “Variante SS341” è quel nastro di asfalto e guardrail che – una volta completato – correrebbe dal casello di Pedemontana a Cassano fino alla zona di Vanzaghello, servendo anche il territorio di Samarate e rappresentando anche un’asse alternativo per Malpensa. L’opera è finanziata per 133 milioni e si partirà dal primo tratto, quello più “pesante” (a 4 corsie) che serve a collegare la Pedemontana alla superstrada per Malpensa già esistente, innestandosi all’altezza di viale Milano. «Anas ha approvato il progetto definitivo, ma non sappiamo quali delle richieste fatte dal Comune di Gallarate siano state approvate», dice l’assessore Pignataro. Il Comune di Gallarate aveva chiesto in particolare la modifica di alcune rampe di collegamento tra le superstrade, per ridurre l’impatto ambientale e il consumo di suolo sull’area Sud (che comprende gli ultimi lembi di bosco e campi, tra Madonna in Campagna e il “Villaggio di via Padova”). Per ora, su questo, non ci sono ancora risposte, mentre si sa che l’opera è finanziata (disponibili 200 milioni, 133 servono proprio per il primissimo tratto tra Cassano e Gallarate): terminato il progetto esecutivo si passa da Ministero e Cipe, Comitato Interministeriale di Programmazione Economica. L’Anas spiega che "lo scorso 12 settembre 2013 il Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha approvato il progetto definitivo di un primo stralcio dell’intero intervento, il cui costo è pari ai finanziamenti ad oggi disponibili (133 milioni di euro). Lo stralcio funzionale, denominato ‘bretella di Gallarate’, consiste in un tratto stradale a 4 corsie compreso tra lo svincolo della SS336, nel Comune di Gallarate e l’innesto della Pedemontana Lombarda sull’autostrada A8".

La superstrada da un lato è guardata con interesse (perché ridurrebbe il traffico sulla Statale esistente) ma ha creato anche diverse polemiche sull’impatto ambientale. Non nasconde perplessità anche il sindaco di Samarate, Leonardo Tarantino: «Anas ci ha sempre parlato di un progetto unitario, anche rispetto alla logistica dei cantieri. Vorremmo capire meglio perché si è arrivati ad una soluzione del genere». La garanzia di un unico lotto era considerata importante da Samarate anche per evitare il rischio di lasciare l’opera incompiuta (già oggi esiste un tratto tra San Macario e Vanzaghello, nella foto a sinistra, da anni in attesa di essere integrato all’opera definitiva).

Sullo stesso tema: "Fotoviaggio sulla futura superstrada 341"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Ottobre 2013
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