A Varese tre giornate per dire basta alla violenza sulle donne
Spettacoli teatrali, banchetti in piazza e conferenze pubbliche, per dire basta alla violenza di genere. Un fenomeno che, secondo l'Istat, vede la Lombardia in testa alla classifica nazionale
Sono state presentate oggi in Comune a Varese, le tre iniziative contro la violenza sulle donne promosse dall’assessorato alla Famiglia, dall’associazione Eos, dal coordinamento donne Cgil, Cisl e Uil e dalla Fondazione Felicita Morandi.
Si comincia sabato 23 novembre a Varese, in piazza del Podestà, con un pomeriggio organizzato dall’associazione Eos. Camilla Zanzi, presidente dell’associazione, spiega che saranno quattro ore, dalle 15 alle 19, per sensibilizzare e cercare di dare risposte a problemi a cui è difficile anche solo reagire. «I maltrattamenti – dice Zanzi – comportano una sorta di estraneazione in chi li subisce. Per questo è importante far sapere che si può uscire da queste situazioni. Allestiremo la piazza con delle sedie vuote, che rappresentano le vittime delle violenze, inoltre ci saranno recite e monologhi dedicati all’argomento».
Lunedì 25 novembre, in concomitanza con la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, sarà la volta dello spettacolo “Figlie di Barbablu”. Una rappresentazione teatrale pensata e recitata dall’attrice Claudia Donadoni e diretta da Sergio Stefini, che si terrà alle 20.45 al teatro Ucc di Piazza Repubblica a Varese. «Sono molto contenta di questa iniziativa» racconta l’attrice. «Dopo una esperienza in uno sportello antiviolenza ho iniziato a raccogliere alcune di queste terribili storie da cui è nata l’idea teatrale. Lo spettacolo vorrebbe suscitare nello spettatore alcune domande attraverso le narrazioni, dal mito greco alle storie contemporanee, accompagnandolo in una riflessione sul tema della violenza di genere». Durante la serata sarà presentata l’iniziativa “Ridai colore alla loro vita” con cui la fondazione Felicita Morandi, raccoglie fondi per l’ultimazione della casa di prima accoglienza che, racconta Giovanna Scienza presidente della fondazione, dovrebbe essere inaugurata nei primi mesi del 2014.
Martedì 26 sarà la volta del convegno “Violenza sulle donne: la parola agli uomini”, un’iniziativa promossa dal coordinamento donne Cgil, Cisl e Uil che si terrà alle 14.30 in Sala Montanari, in via dei Bersaglieri a Varese. «Quest’anno abbiamo deciso di trattare il tema della violenza sulle donne dal punto di vista maschile» spiega Oriella Riccardi (Cgil). «Gli uomini potranno raccontare il loro punto di vista oltre ad esprimere le loro insicurezze e paure. Proprio per questo ci faremo aiutare dalla giornalista Monica Lanfranco, dal presidente dell’associazione Maschile Plurale, Alessio Miceli e dall’esperta Michela Bonora che per la Caritas di Rovereto e Bolzano si occupa di recuperare gli uomini che compiono atti di violenza contro le donne». La giornata sarà inaugurata dallo spettacolo di Camilla Rotondi e Chiara Leoncini, due studentesse appena diplomate al liceo artistico di Busto Arsizio, che ripropongono il loro: “Centodiciottomilacentoventicinque” una rappresentazione teatrale sulla vita di coppia.
L’assessore alla famiglia Enrico Angelini ha poi annunciato per venerdì la predisposizione di un protocollo d’intesa tra le associazioni presenti sul territorio della provincia, le Asl, la Prefettura, le scuole, le forze delle ordine e tutte le realtà interessate dall’argomento per rafforzare quanto stabilito dalla legge regionale in materia di violenza contro le donne e per garantire una distribuzione efficiente dei fondi che la Regione mette a disposizione delle associazioni, circa un milione di euro.
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