Con la cultura si mangia e i blogger sanno cucinare
Al teatro Santuccio un confronto tra giornalisti, dal blog collettivo del Corriere della sera, alle esperienze editoriali delle librerie su twitter
Con la cultura si mangia? Introdotti da Natascha Fioretti, dell’Osservatorio europeo di Giornalismo, se n’è parlato al Teatro Santuccio. Secondo Michele Mancino, giornalista di Varese, la cultura ha un valore, e un modello interessante è quello svizzero, paese in cui gli incontri gli autori hanno un costo. Mancino afferma che in Italia è stata speso strumentalizzata dalla politica, ma esistono anche esempi virtuosi, come Adriano Olivetti, che sosteneva come la tecnologia potesse liberare la verità e la bellezza, una metafora che Mancino riconduce all’esperienza di Varesenews: sfruttando energie tecnologiche, si sono liberate delle forze creative. Corinna De Cesare, giornalista del Corriere della sera e blogger nel progetto “La 27esima ora”, ricorda che nel marzo del 2011 è nato un blog alla femminile nel sito del Corriere che ha fatto nascere una comunità di scrittori e lettori, e oggi, a tre anni dalla nascita, vi sono oltre 500 autori, letterari e filosofi, ma non solo, anche persone semplici. Il progetto nacque dal vicedirettore Barbara Stefanelli, in un periodo in cui si parlava di olgettine e festini, e si vide l’esigenza di raccontare, sul serio, le donne. Dal blog, si passò a una inchiesta in dieci puntate sulla carta, e poi un libro, sul tema della violenza sulle donne, in anticipo sul femminicidio. Va detto che il Corriere ha investito, anche, su un progetto che si chiama “la Lettura” e che si occupa di cultura. Andrea Maggiolo ha raccontato della sua esperienza, che usa solo Twitter. E’ un progetto che non fa perdere tempo a chi lo usa. Mi sono messo in contatto con persone che non avrei mai contattato mandando un cv o facendo una telefonata. E’ stata un’opportunità inaspettata, dovuta al mio lavoro fatto su twitter, non al mio cv. Quello che nasce su twitter si deteriora molto in fretta, è una sfida continua stare sui social network. Con la cultura forse non si mangia direttamente, però ci si può apparecchiare bene la tavola. Il fatto di utilizzare i social per i un progetto creativo aiuta, ma non ci si può fermare a lungo. Il progetto Micronarrativa nacque due anni fa, lo seguono 10mila persona, ma oggi ha bisogno di nuovi stimoli, questo è evidente, e mi piacerebbe che lo utilizzassimo, ora, per raccontare il reale. Quasi nessun giornalista viene assunto per un cv, twitter può essere una chiave. Roberto Bonizzoni di Letteratura Rinnovabile spiega che il progetto è nato dall’editore Marcos y Marcos. Gli editori piccoli cercano sempre eventi creativi, il progetto fa cover di classici, cioè laboratori di riscrittura di grandi libri, creativi, con laboratori giocosi, per rendere la letteratura una cosa viva. Creando una filiera con le librerie e i lettori. A Cagliari abbiamo creato “Letti di notte”, una notte bianca delle librerie indipendenti, coinvolgendo fino a 250 libreria in tutta Italia, nella seconda edizione. Abbiamo creato una grossa rete. Tra le iniziative, il giro d’Italia delle librerie, effettuata anche con una staffetta ciclistica.
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