Dalla Terza Categoria alla serie D: Broggini segna sempre

Jonathan, classe '85, di Albizzate è partito dal campionato più basso e anno dopo anno ha lasciato il segno in tornei sempre più importanti. E ora trascina l'Inveruno alla soglia del professionismo

Nel mondo del calcio molte volte si sente ripetere la frase: «Quando uno è forte, lo è in tutte le categorie», soprattutto nei campionati dilettanti. In questo caso è successo davvero. Jonathan Broggini, attaccante classe 1985, è riuscito a passare dalla Terza Categoria alla Serie D mantenendo sempre un ruolo da protagonista e segnando valanghe di gol in ogni torneo. Ora all’Inveruno è l’uomo squadra e il capitano e con lui i gialloblu sono nientemeno che al terzo posto del campionato Interregionale.
 
Jonathan, dove hai mosso i primi passi come calciatore?
«Sono di Albizzate e ho iniziato nelle squadre di questa zona. Ho passato poi quattro anni nella Juve Domo, formazione piemontese, prima di fare un anno all’Inter. Con i nerazzurri non è andata, così sono arrivato a Varese per disputare il campionato Berretti ma dopo il fallimento del club sono rimasto libero».
 
E così sei ripartito dalla terza categoria.
«Sì: mio zio era a Sumirago con i Boys Soccer e con questa squadra, dove giocava anche mio fratello, abbiamo vinto prima il campionato di Terza Categoria, poi quello di Seconda e siamo arrivati in Prima».
Poi com’è continuata la tua carriera?
«Dopo Sumirago sono andato alla Sommese, in Promozione. Anche qui siamo stati capaci di vincere arrivando così in Eccellenza. E quando il presidente della Sommese è andato a Inveruno mi ha portato con se insieme ad altri tre ragazzi; con i gialloblu abbiamo vinto lo scorso anno il campionato di Eccellenza e siamo arrivati in serie D».
 
Tra l’altro tu hai segnato un sacco di gol, quanti per la precisione?
«Lo scorso anno ne ho fatti 34 in campionato, più di uno a partita considerando che un paio di gare le ho saltate».
 
A Inveruno state facendo grandi cose anche in Serie D e per ora siete terzi in campionato. Dove volete arrivare?
«Siamo partiti bene, meglio di come ci aspettavamo, ma il nostro obiettivo rimane la salvezza. Per ora siamo avanti in classifica, però aspettiamo almeno di vedere la fine del girone di andata per capire dove possiamo arrivare».
 
Per questa stagione ti sei fissato qualche obiettivo?
«Negli anni scorsi ad inizio stagione partivo sperando di fare almeno 15 o 20 gol, ma quest’anno non penso a niente. Mi auguro solo di disputare ogni gara al meglio, per il bene della squadra».
 
Ai professionisti ci pensi?
«A dire la verità preferisco non pensarci. Di chiamate non me ne sono mai arrivate: se in futuro qualcuno mi contatterà, valuterò la situazione ma per ora penso solo all’Inveruno».
 
Di gol ne hai segnati tanti: per te però qual è il più bello?
«A dire la verità ho fatto anche tanti gol belli, per fortuna. Quello che più mi è rimasto in testa forse è il tiro da metà campo contro la Sestese in Coppa Italia».

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Pubblicato il 13 Novembre 2013
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