Distretto aerospaziale, le grandi imprese tendono la mano alle piccole

Incontro a Palazzo Lombardia per presentare i nuovi gruppi di lavoro. Il presidente Maroni: «Entro il 2018 Regione vuole aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo»

Partire da lontano con lo sguardo rivolto al futuro. È questo lo spirito dell’iniziativa che il Distretto Aerospaziale Lombardo dedica alle piccole e medie imprese. Giovedì ha riunito circa novanta imprenditori per dare il via a quattro gruppi di lavoro su altrettanti temi: ala rotante, ala fissa, sistemi elettronici avanzati e spazio.
L’idea è semplice, anche se non scontata: le grandi imprese socie (AgustaWestland, Alenia Aermacchi, Compagnia Generale per lo Spazio – C.G.S., Thales Alenia Space e Selex Galileo) che hanno dato o daranno vita a un programma condividono l’idea con le piccole. «In questo modo – spiega il presidente Carmelo Cosentino – mettono subito in comune le informazioni su quello che servirà un domani per costruire il prodotto. Insomma, ti dico oggi cosa mi serve in modo che tu al momento della gara sia competitivo sul mercato. Ciò non vuol dire che le pmi presenti nei gruppi di lavoro parteciperebbero di diritto ai programmi di sviluppo dei big, ma di certo la messa in comune di informazioni e il confronto sulle capacità tecnologiche potrà dare loro un consistente vantaggio competitivo».
L’incontro fra grandi e piccoli si é svolto a Palazzo Lombardia, sede della Regione. L’istituzione regionale, a differenza di altre realtà come quella pugliese, non ha quote nel distretto che è invece finanziato solo dalle imprese ognuna in base alla propria capacità. «È importante il segnale che viene dalla Regione – spiega Cosentino -, ma noi abbiamo bisogno di questo supporto anche quando andiamo all’estero». Cosentino non nasconde però l’importanza che potrebbe avere anche un sostegno economico.
Inviti che il presidente Roberto Maroni prova a raccogliere. «Il confronto costante con voi é assicurato – ha detto nel chiudere i lavori della giornata -. La Lombardia é competitiva su innovazione, ricerca e sviluppo. É su questo che possiamo favorire gli investimenti». In termini economici la partita non è però semplice. «Regione ha un bilancio di 23 miliardi di euro di cui buona parte dedicata alla sanità e non riducibile – dichiara Maroni -. Il governo ci ha appena tagliato 305 milioni di euro. Ma voglio ribadire qui l’impegno preso nel programma di sviluppo regionale: entro il 2018 aumentare l’attuale investimento in ricerca e sviluppo. Dall’1.6 per cento del pil lombardo al 3 per cento, quindi circa 10 miliardi di euro».
Questa non è l’unica delle iniziative che il distretto mette in campo per le realtà imprenditoriali del territorio, anche se forse è la più immediata e pragmatica. Da tempo, sempre con le grandi imprese come capofila, vengono organizzati gruppi di lavoro tematici per trasmettere anche alle piccole e medie realtà certe competenze difficilmente raggiungibili da sole.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Novembre 2013
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