La cultura riaccende la luce, Boragno ha riaperto
La storica libreria di via Milano ha riaperto i battenti, insieme alla galleria al piano superiore. Tanti clienti affezionati all'inaugurazione, compresi molti soci della nuova compagine Bustolibri.com
Quel portone in legno riaperto sullo splendido cortile interno, le luci gialle che si riflettono sul porfido lucido di pioggia, il viavai di gente che entra a mani vuote ed esce con un libro. Ha riaperto ieri, mercoledì 20 novembre, la libreria Boragno, dopo otto mesi di chiusura. Mesi nei quali chiunque passava davanti a quel portone di via Milano non poteva fare a meno di commentare dispiaciuto per la perdita non solo di una libreria ma anche di un punto d’incontro culturale. Francesca Boragno l’aveva detto che sarebbe stata una chiusura temporanea e infatti eccola qui, di nuovo al posto di comando ma con alle spalle una società fatta dagli stessi suoi clienti, riuniti in Bustolibri.com, la comunità bustocca che non ha voluto si disperdesse un patrimonio autentico che tanto ha dato alla città: «La cosa bella di tutto questo sai qual è? Che tutto quello di buono che abbiamo fatto in questi anni, non solo è stato apprezzato ma è anche tornato indietro grazie a questo grande progetto».
Nel giro di pochi mesi alla libreria Boragno erano giunti innumerevoli messaggi di solidarietà, attestati di stima e offerte di collaborazione che hanno subito fatto intravedere i margini per una soluzione alternativa e del tutto inedita in questo settore. La nuova società è nata dalla ferma volontà di tutti i suoi componenti (al momento circa 35 ma c’è posto per almeno altri 20 soci, ndr) di non abbandonare a se stesso il centro storico di Busto Arsizio e di dare voce alla cultura cittadina, un compito che l’esercizio di via Milano ha sempre svolto con passione non solo attraverso l’attività commerciale, ma anche organizzando eventi e manifestazioni a tema, come quella che ha riaperto la galleria al piano superiore, una mostra dedicata alla Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia: «Ricominciamo da qui – conclude Francesca – perchè la libreria Boragno è tornata bambina e ora potrà crescere con il contributo di chi crede in un polo culturale per la città di Busto Arsizio». Le novità che attendono i bustocchi sono tante e verranno svelate prossimamente, a partire dal polo culturale che Francesca intende implementare al piano superiore.
Video
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
IlMarty su Un camion in avaria manda in tilt il traffico sulla tangenziale di Varese, automobilisti in coda per ore
Damir Kabilovic su Alessandro Braga presenta a Varese “Verdenero”: un viaggio nelle derive sovraniste
Alessandro Zanzi su Frontale nel Bresciano, muore madre di tre figli, gravemente ferito un 56enne di Varese
Felice su Ciclista aggredito a Monvalle dopo un sorpasso azzardato: “Ho denunciato, chi ha visto mi aiuti"
GianPix su Richiedenti asilo, 1248 accolti nei CAS della provincia: a Varese la metà delle strutture
AF--67 su "L'avventura nell'eccellenza del sistema sanitario lombardo e dell'Asst Valle Olona"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.