Più tempo libero per tutti. E’ Smart City
Come può cambiare la vita con la Smart City? Moltissimo: può significare liberare tempo, risorse, energie. E la città diventa molto più che intelligente
Smart City, molto più di città intelligenti. Prepariamoci alla rivoluzione. Quella vera, definitiva. Sarà una questione di tempi (questione non irrilevante, per la verità), ma prima o poi accadrà.
Davvero interessante l’appuntamento con Giacomo Bonanno della Liuc, Michele Vianello esperto Smart Cities, Maurizio Melis Radio24 e Falvio Debellini di Ubi Banca.
"La domanda vera è: che cosa maneggiamo? Come possiamo utilizzare i dati? – ha introdotto il tema Maurizio Melis -Abbiamo a disposizione una serie di dati in tempo reale che ci consentirebbe di prendere decisioni in tempo reale. Qualche esempio? Uno semplicissimo: trovare il posteggio libero più vicino. E poi magari pagarlo con lo smartphone. La circolazione di un’informazione può risolvere molti problemi migliorare la burocrazia, gestire meglio la sanità. Sfruttare bene questa tecnologia significa vivere meglio essere più produttivi".
"Digital city è una città che sa trasportare informazioni – ha aggiunto Giacomo Bonanno- Al centro dellla Smart city c’è la qualità della vita. Prendiamo ad esempio la gestione dei rifiuti: senza andare lontano a Malnate i rifiuti si raccolgono con un sistema molto semplice: ogni sacchetto è dotato di un tag rfid che trasmettono una serie di informazioni sull’utente, che possono essere utlizzati in vari modi"
Flavio Debellini ha parlato invece della sperimentazione della Smart City attivata da Ubi Banca: "Abbiamo attuato il progetto con la collaborazione della Liuc. Utilizziamo la Tecnologia Nfc, ma non è una soluzione chiusa può essere usata ovunque. Partiamo dal concetto che il telefonino sarà sempre più diffuso: si prevede che nel 2014 i collegamenti da mobile supereranno quelli da pc. Abbiamo smaterializzato la carta di credito e l’abbiamo inserita nella SIM del gestore telefonico. L’evoluzione può essere molto utile nello sviluppo della quotidianità: il telefonino può segnalarti che il parcheggio sta per scadere, chiederti se vuoi prolungare la sosta.Ora la stanno sperimentando anche gli universitari della Liuc e senza dubbio vivrà un’evoluzione ulteriore".
Provocatore ma allo stesso tempo visionionario Michele Vianello: "Quello che ora non è affrontato è che la Smart city genera un’infinità i conoscenze e di dati. Presto saranno in circolazione 200 miliardi di sensori. Ma chi gestisce i dati? Questo è il tema vero. Tra di noi parliamo con whatsapp: che strumenti usiamo per parlare con l’amministrazione? La burocrazia è completamente scollata dalla realtà. La priorità è creare web farm per trattare dati" E se sognare in grande non costa nulla Vianello lo fa: " La stampa 3D è la rivoluzione vera. Agli studenti oltre agli Ebook facciamo trovare sul banco una stampante 3D.E se non esistono più i nativi digitili che sono stati sostituiti dai nativi mobile i bambini potranno e dovranno un giorno disegnare e stampare i propri giochi" La conclusione è comune (e anche un po’ inquietante): "Quel che è certo è che noi abbiamo una responsabilità maggiore rispetto alle generazioni precedenti: quello che facciamo avrà effetti più radicali e duraturi".
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