Schiranna, Aspem Reti manda gli avvocati alla Canottieri
In ballo c'è un recupero crediti e una complessa situazione politica con rivalità antiche. Mauro Morello replica che ha già saldato la cifra richiesta
Aria di carte bollate e "tintinnar" di avvocati alla piscina della Schiranna, dove è nato un contrasto tra la Canottieri Varese, che gestisce dal 2010 la struttura, e Aspem Reti, che ha in concessione il compendio immobiliare fino al 2034. Tra i due litiganti, il terzo non gode: ovvero il proprietario, il comune di Varese. Il contrasto tra le società è nato per il pagamento degli affitti e delle polizze. Aspem Reti, a settembre, ha fatto una richiesta di messa in mora che è stata discussa da un collegio di mediazione giudiziale, per una cifra che oscillerebbe tra 25mila e 30mila euro. Sembra però che la Canottieri stia già effettuando i pagamenti mancanti. E a dicembre scade la convenzione. Ci sarà una nuova gara e si sta creando un po’ di adrenalina sul caso. «Tutto chiarito – afferma dal canto suo il presidente della Canottieri Mauro Morello – noi abbiamo sospeso il pagamento delle assicurazioni perchè non avevamo mai visto la polizza, abbiamo pagato quando abbiamo visto la polizza stessa. Non abbiamo più alcun debito con Aspem Reti e la questione è chiusa»
SCHIRANNA LIDO, LE FOTO
Tutto iniziò nel 2010 quando vi fu un atto di concessione, con cui il comune, proprietario della struttura, affidò la gestione della piscina della Schiranna alla Canottieri Varese. La gestione precedente era terminata con un forte sbilancio e su Aspem reti si era aperto un caso politico. Il compendio immobiliare è rimasto, però, in concessione alla stessa Aspem Reti fino al 2034. E’ per questo che, “Lido Schiranna”, ha questa curiosa gestione tripartita. Con questi due amici, diciamo, il comune riteneva di aver risolto il problema della gestione e dei conti. Uno ha in concessione i muri, l’altro ha in convenzione la gestione quotidiana. Tuttavia, dal 2012, secondo Aspem Reti la Canottieri ha espresso delle difficoltà a pagare il canone di locazione. La società si è rivolta al comune di Varese, che di fatto ha condiviso il proposito di affidare l’incarico a un legale per il recupero del credito.
In comune si paventa la possibilità che anche altri soggetti possano farsi avanti per la gara di affidamento, circostanza formalmente ineccepibile ma curiosa, proprio oggi, che la Schiranna è diventata uno splendido campo di gara del canottaggio Dal canto suo la Canottieri si è affidata a un avvocato che ha posto delle eccezioni su inadempienze da parte della proprietà, in particolare asserendo che la struttura necessita delle opere straordinarie. «Il lido va bene – osserva il vicepresidente di Canottieri Claudio Minazzi – e da quando ci siamo noi le cose sono cambiate e la gente è contenta, questa è un fatto che nessuno può contestare». A quanto risulta, in effetti, il comune non si è mai lamentato su come la società ha gestito il Lido Schiranna, ma ora il passaggio è politico e va sciolto anche alla luce dei diversi padrinaggi partitici. Il presidente della Canottieri è il consigliere dell’Udc Mauro Morello (Foto), l’amministratore unico di Aspem Reti è Ciro Calemme del Pdl, l’assessore alle partecipate è il sindaco leghista Attilio Fontana. Che sia questo il problema?
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