Volanti all’opera tra ladri e spacciatori

Nei giorni scorsi i controlli effettuati dalle Volanti del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio hanno permesso di individuare gli autori di comportamenti illeciti suscettibili di evolversi in reati di maggiore gravità e allarme sociale. Alle 10 circa di sabato scorso una pattuglia che percorreva via Magenta ha notato un giovane dai tratti nordafricani sostare nei pressi di un’abitazione guardandosi attentamente intorno. Vista la Volante l’uomo ha tentato di allontanarsi, provocando così l’immediata reazione degli agenti che lo hanno bloccato per identificarlo e perquisirlo. Il sospetto, un marocchino di 23 anni con qualche precedente per reati contro il patrimonio, aveva in effetti un tronchese e un cacciavite a testa piatta, utensili tipicamente utilizzati anche dai malintenzionati per forzare porte e finestre. Il ragazzo, che non ha saputo giustificare la propria presenza in quel luogo e con quegli attrezzi, è stato denunciato per il possesso di strumenti atti allo scasso.

Alle 13.00 del giorno precedente una pattuglia, estendendo il giro di perlustrazione all’interno della stazione Ferrovie Nord, ha notato la presenza di un gruppo di quattro giovani tra i quali spiccava un marocchino di 21 anni, già conosciuto per i precedenti legati alle sostanze stupefacenti.  Questo, accortosi della presenza dei poliziotti, ha gettato sui binari un oggetto ed è stato subito imitato da un altro giovane dello stesso gruppo; oggetti che, recuperati, corrispondevano ad involucri contenenti dosi di marijuana. Gli agenti non hanno faticato ad accertare che lo spacciatore marocchino aveva appena ceduto, in cambio di 10 euro, una dose di “erba” al secondo ragazzo e che si era disfatto di una seconda dose che teneva con sé in attesa di un altro cliente. Per il nordafricano è scattata la denuncia per spaccio mentre l’acquirente verrà segnalato alla Prefettura come consumatore di sostanza stupefacente.

Lunedì, infine, in via Galilei una Volante ha controllato un’autovettura condotta da un italiano di 45 anni con precedenti, accertando immediatamente che né il conducente né il mezzo potevano circolare: l’uomo infatti non aveva mai conseguito la patente, essendo unicamente in possesso di un attestato di iscrizione all’esame di guida peraltro mai sostenuto mentre il contrassegno assicurativo esposto sul veicolo era la copia scannerizzata e “ritoccata” nella data di un contrassegno originale ormai scaduto. Inevitabili la denuncia per falso e guida senza patente e il fermo della macchina.