“Adesso basta!”, la protesta del comune parte dal rimborso dei mutui

L'amministrazione guidata da Montagna comincia la protesta per chiedere un governo serio e riforme profonde per uscire dalla crisi: "La situazione non è più sostenibile"

"Adesso basta", l’amministrazione di Inarzo comincia la protesta per chiedere un governo serio e riforme profonde per uscire dalla crisi. Ognuna delle proteste focalizzerà i problemi e le tematiche che il Governo non sta affrontando o non sta risolvendo.
Sono tanti i dispositivi di legge che negli ultimi due anni sono stati varati per contenere la spesa pubblica, l’amministrazionecomunale di Inarzo in questa prima protesta si concentra su due aspetti che denuncia apertamente: "il patto di stabilità per i comuni e ancor di più per i piccoli comuni è applicato in modo iniquo ed efficace – spiega il sindaco Montagna -, non tiene conto delle inefficienze dei singoli enti, mette a dieta leggera le cicale, ma strozza le formiche" e aggiunge -, "la modifica dei tributi comunali varati nel 2012-2013 (IMU-TARES) comporta lo spreco di tutte le risorse investite per la loro predisposizione, l’illusione che siano state cancellate o ridotte alcune tasse e l’ennesima richiesta agli enti locali di mettere tributi nuovi che andranno allo stato".

La situazione, accompagnata da una sostanziale e manifesta incapacità di individuare percorsi per affrontare la crisi economico-finanziaria e di predisporre importanti riforme in tutti i campi, non è più sostenibile secondo l’amministrazione Inarzese, pertanto chiedono al Governo ed al Parlamento di applicare e far applicare l’articolo 81 della Costituzione con una legge costituzionale che provveda a ripartire gli oneri del Patto di stabilità per ogni ente in funzione dell’indebitamento e degli scostamenti dai costi standard.
"Non possiamo pagare anche gli interessi sui soldi che prestiamo allo Stato – spiega l’amministrazione in una nota – vogliamo un patto di stabilità equo che costringa all’efficienza costi standard ed equilibrio di bilancio per tutti".
Per protestare contro le due misure sopra citate, l’Amministrazione comunale di Inarzo ha deciso di rimborsare anticipatamente quote capitale dei mutui in corso con le risorse degli avanzi di bilancio 2012 e con tutte le somme per investimenti che non potranno essere spese nel 2013. In questo modo, l’Ente locale riduce le spese per interessi ed i rimborsi dei prossimi anni, e lo Stato non avrà disponibile tale liquidità per la contabilità dello stato e non riceverà gli interessi relativi. La cifra che il Comune di Inarzo rimborserà non è elevata, circa 14.500 €, ma questo è quasi 1/3 del rimborso annuo di capitali dei mutui in corso. Se il Patto di Stabilità non verrà modificato, il Comune continuerà il rimborso anticipato fino ad estinguere tutti i debiti il 31 agosto 2017.

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Pubblicato il 20 Dicembre 2013
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