Forconi, protesta a Equitalia
Da questa mattina (19 dicembre) il movimento sta protestando in piazza Repubblica. Venerdì e sabato saranno invece davanti alla sede di Banca IntesaSanpaolo in piazza San Vittore
Il "Movimento 9 dicembre" si è trovato questa mattina all’alba, per protestare davanti alla sede di EquiItalia in piazza Repubblica a Varese. Una ventina ma in crescendo, i manifestanti, provenienti prevalentemente da fuori Varese, dalla provincia, guidati dai leader locali che già nei giorni scorsi avevano manifestato al ponte di vedano. In particolare, Cristiano Pala. I "forconi" varesini, che non hanno aderito alla manifestazione di Roma, hanno distribuito i volantini del movimento agli automobilisti, senza bloccare il traffico ma esponendo striscioni e manifesti. Alcuni erano bardati con bandiere tricolore, e le parole d’ordine sono state le stesse dei giorni scorsi. «Il nostro obiettivo rimane quello delle dimissioni di questa classe politica – afferma Christian Pala il leader della protesta di Varese -nei prossimi giorni, insieme ai coordinamenti nazionali, partirà una grande raccolta di 500mila firme, per attivare un referendum, che chiederà le dimissioni del Parlamento». Alle ore 9, alcuni manifestanti hanno bruciato una cartella esattoriale.
«Lo strumento del referendum è l’unico che abbiamo, e ci potrebbe permettere di mandare tutti a casa. Noi riteniamo che abbiano fallito tutti, anche Beppe Grillo. Rispetto i ragazzi che sono in Parlamento con lui, ma non dovevano accettare la nomina e dovevano rimanere fuori dalle istituzioni. Nonostante questo, basterebbe a mio parere rispettare la costituzione, 139 punti che sono davvero importanti. Beppe Grillo, leggendo le notizie che nessuno vuole far sapere, si scopre che era a bordo del battello Britannia, nel 1992, quando i banchieri europei vennero a spartirsi l’Italia. E come mai c’era anche lui? nessuno lo dice, ma quel movimento è nato in modo sospetto».
E Renzi e Alfano? «Per carità non parlatemi di loro». E Berlusconi? «Non vogliamo nessuno dei vecchi politici. Berlusconi in ogni caso l’ha fatto cadere l’Europa, era tutto preordinato». Il movimento ha tenuto il presidio fino alle 13, a chiusura degli uffici di EquiItalia. Da domani, venerdì 20 dicembre, la protesta si sposta contro le banche. Pala ha già richiesto i permessi per effettuare due giorni di presidio in piazza San Vittore davanti alla sede di Banca intesa. «Abbiamo scelto questo obiettivo – afferma Pala -, perché le banche sono uno dei responsabili della crisi, lunedì e martedì avremo anche altri obiettivi, molto importanti a Varese, che però adesso non voglio divulgare».
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