Il sindacato contrario alla scuola di 4 anni

All'unanimità il Comitato direttivo provinciale della FLC Cgil ha espresso la sua contrarietà della sperimentazione che riguarda l'Ite Tosi e l'istituto Fiorini

Il Comitato direttivo provinciale FLC CGIL di Varese esprime la sua contrarietà riguardo la sperimentazione relativa alla riduzione di un anno del secondo ciclo di istruzione, che coinvolge nove scuole sul territorio nazionale e, tra esse, due istituti della provincia di Varese, l’I.T.E. Enrico Tosi e l’istituto paritario Olga Fiorini nel comune di Busto Arsizio. 

L’individuazione delle scuole coinvolte nel progetto è avvenuta nel silenzio assordante delle stanze del Governo, che non ha informato né chiamato ad un confronto le parti sociali e i docenti, tanto che gli stessi sindacati sono venuti a conoscenza del progetto attraverso fughe di notizie apparse sui giornali. 
Discutibili appaiono i criteri di scelta degli alunni coinvolti nella sperimentazione, che saranno individuati tra coloro i quali mostrano “un rendimento migliore, dopo una selezione basata su colloqui motivazionali”. Viene cosi negato il principio della pari opportunità nell’accesso al diritto allo studio con il rischio di determinare una scuola di classe. 
 
Ad oggi non sono chiare le motivazioni didattiche della sperimentazione e il sospetto forte è che si tratti di un’ennesima “foglia di fico”, che dietro vaghe dichiarazioni pedagogiche, nasconda il reale intento di realizzare economie, tagliando circa 40 mila posti di lavoro e recuperando 1.380 milioni di euro. La scuola, evidentemente, al di là delle dichiarazioni di intenti continua ad essere considerata uno spreco da risanare e non una risorsa per la crescita civile, culturale ed economica dell’Italia. Un Governo degno di un Paese civile dovrebbe porre al primo posto della propria agenda di programma l’innalzamento a 18 anni dell’obbligo scolastico e non la riduzione di un anno della durata del secondo ciclo di istruzione, senza avere, tra l’altro, prima avviato un ampio dibattito su una riforma generale della scuola. 
Tutta l’operazione, infine, avviene in assenza di un quadro di riferimento nazionale e senza il parere obbligatorio del CNPI (Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione). 
Il Comitato direttivo provinciale FLC CGIL di Varese chiede che venga ritirato il progetto di “sperimentazione internazionale quadriennale” e di aprire un tavolo di confronto sul riordino complessivo dei cicli scolastici, con un ampio coinvolgimento di tutti gli operatori della scuola. 
Approvato all’unanimità

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Dicembre 2013
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