Autostrada, dopo gli aumenti la Lega Nord marcia sul casello gallaratese

La lunga battaglia del Carroccio contro il pedaggio varesino si è svolta a più riprese negli ultimi 20 anni, anche a colpi di carte bollate. Contro il nuovo aumento Sabato 11 gennaio arriva il presidio

La Lega Nord guida il coro delle polemiche scoppiate all’aumento del pedaggio sul collegamento autostradale Varese – Milano e annuncia un presidio di protesta al casello di Gallarate per il prossimo sabato 11 gennaio.
“Gli aumenti varati dal ministero dei Trasporti, scattati dal primo gennaio, hanno fatto lievitare alla bellezza di 6,40 euro il pedaggio per andata e ritorno dalla "Città giardino" al capoluogo lombardo – spiegano dal Carroccio varesino – aumenti che colpiscono il Nord, lasciando "zone franche" il solito raccordo anulare di Roma e le autostrade del Sud Italia”.
La lunga battaglia della Lega contro il casello varesino si è svolta a più riprese negli ultimi 20 anni, dal presidio con Bossi e Maroni fino alle recentissime battaglie a colpi di carte bollate intraprese al tribunale amministrativo dalla Provincia guidata da Dario Galli, ma il casello è sempre rimasto al suo posto ed ha sempre continuato ad aumentare inesorabilmente di anno in anno: è passato a 1,30€ nel 2010, a 1,40€ nel 2012 e ora, con l’inizio del nuovo anno si è passati a 1,50€.
E così la Lega torna alla carica: sabato 11 gennaio alle 11, presso il casello autostradale di Gallarate, si terrà il presidio "IO NON PAGO" contro i rincari autostradali. Saranno presenti il Commissario provinciale Dario Galli – autore del ricorso di Provincia di Varese contro l’aumento del pedaggio -, sindaci del territorio, parlamentari, consiglieri regionali e forse anche il governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni e il segretario federale Matteo Salvini”.

Spiega il segretario varesino Matteo Bianchi: «lo scandalo che noi varesini stiamo accettando per l’ennesima volta in silenzio ha portato a un rincaro della tratta autostradale Varese-Milano di quasi il 100 percento in dieci anni – spiega il segretario -. Non chiediamo l’abolizione della tariffa, che tra l’altro è già la più cara d’Italia, ma diciamo basta ad aumenti a senso unico che colpiscono solo il Nord. È scandaloso che il raccordo anulare di Roma e le autostrade del Sud restino senza pedaggio mentre noi veniamo tartassati in questo modo. Tengo a sottolineare che la protesta non comporterà nessun disagio per gli automobilisti – spiega però Bianchi – l’obiettivo è solo compattarli contro le scelte scriteriate di questo Governo".

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Pubblicato il 07 Gennaio 2014
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