Fondi dimezzati: nelle scuole si riducono le pulizie

Pulizie a giorni alterni, limitazione delle ore di apertura della scuola. Sono alcune delle misure che gli istituti superiori e i comprensivi stanno adottando per poter far fronte al taglio delle risorse

Emergenza pulizie nella scuole del varesotto. È ancora viva l’eco delle proteste degli addetti alle pulizie che gli effetti cominciano a riflettersi in modo preoccupante nelle scuole. Prima di Natale, alcuni presidi sono stati ricevuti dal direttore dell’Ufficio scolastico Merletti per fare il punto sui tagli ai finanziamenti destinati ai servizi di pulizia. Una situazione a macchia di leopardo e che interessa solo quegli istituti che si erano trovati, nel 2000, a ereditare un servizio esternalizzato di pulizie. Quella gestione esterna aveva indotto il Ministero dell’Istruzione a ridurre il  numero di bidelli in organico alla scuola. Con il nuovo contratto nazionale entrato in vigore quest’anno e la riduzione dei fondi, gli istituti si trovano a non aver più adeguate risorse per pagare il servizio. 

Per la verità, i tagli non sono stati lineari e hanno colpito le scuole in modo differente: così, mentre al liceo Curie di Tradate la preside Neri si dice “fortunata” perché le novità non hanno modificato più di tanto l’organizzazione, all’Isis di Luino si sta pensando a come arrivare a fine anno: « Abbiamo ottenuto una proroga con una tranche ulteriore di fondi da spendere entro fine febbraio – spiega la preside Lorena Cesarin – poi dovremo trovare modalità alternative, come pulizie a giorni alterni, per tirare a fine anno e quindi rinegoziare il servizio». Si sta studiando una nuova organizzazione anche all’Isis Daverio Casula: « Siamo in difficoltà – spiega la dirigente Renata Ballerio – il taglio è pesante e stiamo definendo un piano di gestione in base alle risorse. Quello che più ci mette in difficoltà, però, è l’incertezza che regna».
 
Ai licei di Gallarate, dallo scorso 7 gennaio ci sono cambiamenti per far fronte al taglio del 45% dei fondi.  Si sono limitati gli spazi di operatività della cooperativa ma, soprattutto, si stanno studiando variazioni degli orari di apertura della scuola sia ai pomeriggi sia al sabato con l’introduzione della settimana corta. Un tema che sarà affrontato in consiglio di istituto per poter stabilire la settimana corta dal prossimo anno scolastico.
 
Il problema riguarda anche altre realtà: dall’Isis Stein di Gavirate al Keynes di Gazzada, e poi il dalla Chiesa di Sesto, il Don Milani e il Montale di Tradate, il Ponti di Gallarate, lo scientifico Tosi di Busto e il Grassi di Saronno. Tutti alle prese con un problema che sembra avere, attualmente, scarsi margini di manovra. Molti dicevamo gli istituti comprensivi, come gli asili statali di Busto dove il mese scorso si è rischiato la serrata

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Gennaio 2014
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