Fondi “Horizon 2020”, primo incontro con le imprese
L'obiettivo del percorso, promosso dall'Unione industriali, è quello di aiutare le imprese del territorio a cogliere appieno le risorse offerte dall’Unione Europea
La partita, e dunque la posta in gioco, è proporzionata al budget messo in campo: 70 miliardi di euro nei prossimi sette anni. Importante, dunque. La Commissione Europea ha dato avvio, lo scorso 11 dicembre, alla fase operativa di Horizon 2020, il Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione che, dal 2014 al 2020, sosterrà la competitività del sistema produttivo del Continente con l’obiettivo di rafforzarne la leadership industriale. Con un occhio di riguardo anche alle Pmi che potranno contare su uno stanziamento specifico (anche in questo caso spalmato fino al 2020) di 8 miliardi. In poche parole “un’importante opportunità per cogliere la sfida dell’innovazione”, come l’ha definita Marco De Battista, Coordinatore delle Aree Economiche dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese che questa mattina, nella propria sede di Gallarate, ha dato il via ad un ciclo di incontri informativi sul tema. Obiettivo: aiutare le imprese del territorio a cogliere appieno le risorse offerte dall’Unione Europea e fare in modo che di quei 70 miliardi, arrivi, nell’industria del Varesotto, la quota più ampia possibile.
“L’incontro odierno – come ha spiegato Marco De Battista – è il primo di un percorso che l’Unione Industriali intende dedicare a Horizon 2020. Un tema ‘cool’, di cui in questo periodo tutti parlano e verso cui si nutrono innumerevoli aspettative. Come Unione, per esperienza sappiamo, però, che affinché le aspettative diventino realtà vanno coltivate e vanno nutrite con le informazioni giuste, trasmesse in maniera semplice tenendo conto della pratica quotidiana di impresa, soprattutto per quanto riguarda le Pmi”.
Esattamente ciò che è avvenuto durante questo primo incontro, dal taglio pratico e operativo. Che ha anche riscontrato il favore delle imprese, affamate di informazioni. Circa 90 i rappresentanti di azienda presenti, molti dei quali appartenenti a imprese del Distretto Aerospaziale Lombardo.
“Oltre alla possibilità di partecipare a tutti i bandi relativi alle tradizionali attività di ricerca collaborativa (quelle che prevedono la creazione di consorzi transnazionali), Horizon 2020 – ha spiegato Marco De Battista – mette in campo, novità importante, uno specifico strumento per le Pmi che prevede anche la possibilità di partecipazione come impresa singola, senza la partnership obbligatoria con altri due soggetti europei”. Non solo, altra svolta è che Horizon 2020 prevede “una semplificazione delle procedure e degli adempimenti burocratici, i partecipanti potranno dunque ottenere decisioni rapide sui finanziamenti e concentrarsi sulle attività core dei progetti”.
Tutte informazioni da tenere presenti e contenute anche in uno speciale del sito dell’Unione Industriali (www.univa.va.it) dedicata al tema dei finanziamenti europei: “L’Unione Europea per le imprese”, da cui si accede dall’apposito banner posizionato sulla home page e sulla sezione “Innovazione e Qualità”.
I finanziamenti europei sia per le Pmi, sia per le grandi imprese, con la nuova programmazione Ue, dunque. Ma anche il nuovo strumento di Horizon 2020 studiato per le Pmi, con le regole di accesso e partecipazione. Per arrivare ai bandi specifici sui temi dell’Infomation & Communication Technology, dell’Energia e dell’Ambiente. Questi gli argomenti trattati durante l’incontro nella fase più operativa curata da Marco Romeo, Amministratore Delegato di CiaoTech PNO Consultants, società privata specializzata nel supportare aziende ed enti pubblici nei processi di ricerca ed innovazione tecnologica, attraverso azioni di Trasferimento di Tecnologia e nell’ottenimento di finanziamenti e contributi pubblici.
“Horizon 2020 – ha spiegato alle imprese varesine Marco Romeo – rappresenta lo strumento finanziario adottato dalla Ue con lo scopo di dotarsi di un approccio più strategico al finanziamento della ricerca e dell’innovazione, per trasformare le idee innovative in posti di lavoro, crescita sostenibile e progresso sociale”. Portare al 75% la quota di cittadini tra i 20 e i 64 anni che in Europa trova lavoro; aumentare al 3% la quota di Pil investita in ricerca e sviluppo; ridurre del 20% le emissioni di gas serra; ridurre sotto il 10% l’abbandono scolastico; togliere dal rischio povertà ed esclusione sociale almeno 20 milioni di europei. Questi gli obiettivi della Ue attraverso il Programma Horizon. Come? “Horizon 2020 sul fronte della leadership industriale – ha illustrato Marco Romeo – finanzierà ad esempio investimenti in tecnologie chiave, sosterrà l’innovazione in tutti i settori esistenti ed emergenti, proverà ad attirare maggiori investimenti privati per le attività di R&I, coinvolgerà le Pmi industriali nella crescita e nella creazione di posti di lavoro”. Il tutto con procedure più a portata di imprese, rispetto al passato. I punti di forza di Horizon 2020, rispetto ai vecchi strumenti europei di finanziamento? Marco Romeo non ha dubbi: “Accesso semplificato, unico set di regole per tutti i vari programmi e tutti i partecipanti, schema finanziario più generoso che coprirà il 100% dei costi di ricerca e il 70% dei costi di innovazione, snellimenti burocratici, presentazioni delle domande on line su un unico portale, tempi di risposta più celeri, meno documentazione richiesta”.
Al termine dell’incontro si è poi passati dalla teoria alla pratica. Gli esperti di CiaoTech PNO Consultants sono rimasti a disposizione delle imprese per incontri riservati gratuiti di consulenza. Scopo: individuare i bandi più rilevanti e adatti alle singole esigenze e ai singoli progetti aziendali di ricerca, sviluppo e innovazione.
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