I burattini nelle istituzioni sono inaccettabili
La situazione dell'ospedale di Circolo dopo la visita dell'assessore regionale Mantovani ha sollevato diverse polemiche. Per analizzare il presente uno sguardo ad alcuni articoli recenti e del lontano 2006
Le cronache hanno dato risalto all’incursione solitaria dell’assessore regionale Mantovani nel Pronto Soccorso del “Circolo”, ai suoi giudizi impietosi sulla struttura, alle difficoltà della compagine ciellina di Varese dopo le bastonate a un ospedale che essa di fatto governa da anni, infine ai rimedi escogitati per superare la crisi.
Può allora essere interessante la lettura di due articoli su Pronto Soccorso e ospedale a volte oggetto anche di critiche dure da parte di cittadini sdegnati. Un articolo è apparso nel numero odierno di rmfonline.it, settimanale al quale collaborano, con assoluta libertà di opinione, persone che hanno ricoperto ruoli nell’ambito della comunità. Ambrogio Vaghi è un punto di riferimento della Sinistra avendo guidato per lunghi anni il PCI a Palazzo Estense, ma grazie all’ onestà intellettuale e al rigore morale che hanno sempre contraddistinto la sua azione rappresenta un patrimonio di esperienza e credibilità anche nel mondo dell’informazione.
Bene, il collega Vaghi a causa delle conseguenze di un infortunio domestico ha trascorso lunghe ore nella “barellaia” del Pronto Soccorso e ne dà testimonianza nella sua rubrica “Divagando” di rmfonline.it. Non racconta Vaghi novità, ma fa anche considerazioni sulle responsabilità della nostra crisi ospedailera in un momento in cui si dà la caccia solo ai formigoniani.
Propongo anche la lettura di un altro articolo scritto nel settembre del 2006, quando ci si avvicinava all’apertura del nuovo monoblocco per il quale erano previsti più di 700 posti letto. Erano tempi già grami, non c’erano barellaie, ma ricordo che molti varesini ammalati venivano spediti in altri ospedali, magari a morire.
Erano tempi anche di attese e di grandi promesse, ma la politica è arte delle promesse non mantenute: sono passati sette anni e per l’accoglienza al Circolo poco o nulla è cambiato se addirittura non si è passati a peggioramenti dal momento che l’Università non appare più la star dell’azienda ospedaliera. I cittadini “conservatori” oggi debbono rendersi conto che non possono più far digerire a tutti gli altri anni di inefficienza e turlupinature da parte della classe politica che ha la responsabilità della gestione della sanità lombarda e del nostro ospedale in particolare.
I tagli la politica li faccia altrove, non dove la qualità dell’assistenza potrebbe già avviarsi verso una fase di avvilente declino. E basta con silenzi e giochini di cifre per i posti letto. Un esempio? A Neurochirurgia, storico reparto malamente abbandonato dall’Università e oggi retto da un medico ospedaliero facente funzioni, il dottor Tabano, si è a 16 posti letto mentre la sala operatoria ha tempi e disponibilità come se si fosse in agosto.
Neurochirurgia era una delle eccellenze dell’ospedale. L’assessore Mantovani è ritornato al “Circolo” per annunciare rivoluzione in PS: noi non si vuole entrare nel merito delle strategie, ma se a breve non ci saranno state nuove e adeguate assunzioni di personale avremo la conferma che Milano potrà mettersi tutte le maschere che vuole, ma continuerà ad avere il naso di Pinocchio. E i burattini nelle istituzioni sono inaccettabili.
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