Il Ministero chiede ai docenti di restituire 150 euro

Una petizione on line sta raccogliendo la protesta degli insegnanti che si sono visti chiedere indietro gli scatti di anzianità maturati nel 2013. Sindacati sul piede di guerra ma in provincia la categoria è silenziosa

La ripresa delle attività scolastiche ha visto un’amara sorpresa per i docenti. Lo scorso 27 dicembre, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che verranno trattenuti dalle buste paga dei docenti 150 euro al mese a partire dalla busta paga di gennaio. Si tratta degli scatti di anzianità del 2013 pagati con una tranche unica ma che ora Roma richiede indietro: « I sindacati si sono già mossi a livello nazionale chiedendo l’intervento del Ministro – spiega Enzo Iannello della Cisl Scuola – Nelle scuole esiste un blocco di stipendi e scatti. Lo scorso anno si era arrivati almeno a uno sblocco per una delle due voci e ora questa decisione».

 
Sulla questione c’è stato anche uno scontro tra il Ministro dell’Istruzione Carrozza e quello dell’Economia Saccomanni: alla richiesta della titolare del Dicastero della scuola di rivedere la decisione, Saccomanni ha risposto che si tratta di un atto dovuto visto che è in vigore un provvedimento che ha esteso il blocco degli scatti a tutto il 2013.
 
Il sindacato non si dà per vinto e annuncia battaglia, mentre è partita on line una petizione tra gli insegnanti. A livello provinciale si registra solo un’amara riflessione da parte degli amministratori della paginaFacebook "Proff Varese": «Ad ottobre 2012 c’è stata la grande mobilitazione delle 24 ore e, da allora, molti di noi hanno continuato a lottare per tutti gli altri e nei propri istituti, ma molti di voi si sono persi col passare del tempo, e hanno pensato bene di tornare alla propria vita tranquilla. Adesso c’è qualcuno che si meraviglia perché il ministero si "permette" di togliere retroattivamente dei soldi ai docenti? Pensate forse che lo farebbero con, ad esempio, i metalmeccanici, sapendo che potrebbero bloccare fabbriche e strade? Appena la categoria si addormenta, il ministero, l’USR, L’UST, il dirigente colpisce … e la categoria, in questo momento, sembra più in coma che addormentata».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Gennaio 2014
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