Impariamo a discutere: a lezione di “debate”
L'associazione "NoidelTosi" ha promosso un seminario di formazione riservato ai propri soci. La tecnica permette di comprendere meglio le ragioni degli altri diminuendo le incomprensioni
Si è svolto nei giorni scorsi un seminario di formazione che L’associazione “NoidelTosi” ha rivolto ai propri soci per far conoscere i fondamenti del Debate che l’ITE Tosi sta introducendo in Italia attraverso lo stimolo di reti di scuole.
La pratica del Debate largamente svolta nelle scuole di tantissimi paesi del mondo è praticamente sconosciuta in Italia e soltanto negli ultimi anni grazie alle esperienze internazionali vissute si sta introducendo nelle scuole italiane anche con il supporto dell’ITE Tosi che coordina una rete di scuole lombarde che è stata di stimolo per un’analoga rete già avviata nel Lazio e un’altra in fase di avvio in Veneto.
La novità del seminario, che si è svolto presso l’Università Cattaneo di Castellanza, con la collaborazione di I.D.E.A. (International Debate Education Association) di Londra è costituita dalla partecipazione di soci “adulti” dell’associazione (genitori, docenti, ex studenti) che hanno voluto provare a sperimentare le tecniche del debate e mettersi in gioco anche personalmente in una ricca e proficua relazione di idee, opinioni, confronti.
L’acquisizione delle competenze base del Debate arricchisce significativamente le opportunità di comprendere meglio le ragioni degli altri, abbassando le incomprensioni generate da preconcetti e luoghi comuni e favorendo la ricchezza della argomentazioni che alla fine permette ai protagonisti del dibattito e agli spettatori di migliorare il grado di comprensione del problema dibattuto.
Sotto questo aspetto la pratica del dibattito rappresenta una palestra vivace e reale di partecipazione politica in grado di dare a tutti ma soprattutto a coloro che necessitano nella loro vita professionale di dover argomentare e parlare in pubblico una competenza certamente utile e preziosa.
L’associazione si è impegnata anche attraverso dibattiti pubblici su tematiche di interesse comune ad esemplificare come sia possibile avere opportunità di confronto, senza necessariamente passare attraverso la molto spesa oscena spettacolarizzazione che i talk show televisivi, soprattutto italiani, diffondono come modello di comportamento tra gli esponenti di diverse opinioni.
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