Massimo Priviero in scena al Duse. Sul palco la forza del rock

Venticinque anni di carriera vissuti tra l’amore per il rock d’autore, il folk, il blues, unito a quello per la letteratura e la storia.Massimo Priviero è sempre stato così: cantante e poeta fusi in un unico artista capace di creare unequilibrio tra forza esistenziale, scrittura e grande emotività vocale. Per festeggiare venticinque anni di musica ha preso la decisione più naturale: girare i palsconici di tutta italia con il suo nuovo tour "Ali di libertà Live". Uno spettacolo che venerdì 17 gennaio toccherà il Teatro Duse di Besozzo, aprendo ufficialmente la rassegna musicale organizzata da Black&Blue con l’amministrazione comunale. Rocker, poeta, scrittore il cantante nato Jesolo torna in provincia con tutta la sua energia e carica esplosiva. 

E’ uscito da poco il tuo nuovo album “Ali di libertà”, che cosa racchiude? 
«Le canzoni inedite del nuovo album, naturalmente. La strada è sempre di più quella del rock d’autore di cui sono figlio. Fatta di forza e di ricerca di certa cifra poetica. In specifico, credo che questo album sia il più autobiografico della mia carriera. Frammenti della mia vita, passata e presente, tradotti col desiderio che possano essere il più possibile condivisibili da chi mi ascolta e da chi viene ai miei concerti. Nell’idea che fare musica in un certo modo si identifichi anche con un certo particolare modo di stare al mondo».

Sarai in concerto sul teatro del Duse di Besozzo, è la prima volta che suoni in provincia di Varese? Che tipo di spettacolo porterai al pubblico varesino?
«Ho suonato varie volte a Varese e provincia nella mia carriera. Ma è sempre un piacere. Porterò il  live di Ali Di Libertà, come abbiamo fatto in vari teatri italiani dall’autunno scorso»

Venticinque anni di carriera e una vita passata tra note e parole, cosa vuoi raccontare al tuo pubblico?
«La forza di andare avanti nel miglior modo possibile».

Come nascono i testi delle tue canzoni? C’è qualcosa in particolare che ti ispira?
«La mia vita e quando credo che questa tocchi la vita degli altri. Di quelli che stanno al mondo in
modo simile al mio».

Tantissime collaborazioni in passato, c’è qualcuno con chi vorresti condividere il palcoscenico o cantare un brano?
«Non c’è un artista particolare che mi viene in mente, la condivisione nasce da un momento particolare o da un linguaggio comune, ma è comunque frutto di un momento. Certo ci sono musicisti che stimo molto ovviamente. Alcuni più di altri».

Arriva il Festival di Sanremo, ti piacerebbe partecipare ad una kermesse come quella? Cosa ne pensi del festival?
«No. E non ho alcuna opinione al riguardo».

Pensi che sia cambiato il panorama musicale italiano?
«Certo che è cambiato. Come tante altre cose in questi anni. Penso soprattutto in peggio, ma ci sono anche cose migliori di ieri. L’essenza della musica, tuttavia non cambia».

Dopo venticinque anni sui palcoscenici, qual è il tuo desiderio oggi?
«Di continuare a fare quel che faccio finché avrò forza dentro di me e forza da dare a chi mi ascolta».

CONCERTO MASSIMO PRIVIERO 
ore 21.00
biglietto 12 euro –
info al numero 0332 770479.