Poste lumaca nel Varesotto, arriva un’interrogazione parlamentare

Questa mattina, martedì 21 gennaio, il deputato del Pd Angelo Senaldi ha depositato un`interrogazione parlamentare, sottoscritta anche da altri deputati e indirizzata al Ministero per lo Sviluppo Economico per sottolineare il problema del servizio postale in provincia di Varese.
Verrebbe da pensare: “meno male che non l’ha spedita” dal momento che moltissimi lettori nelle ultime settimane hanno denunciato a Varesenews un forte disservizio patito per la ricezione della corrispondenza: in alcuni casi si parla di settimane senza ricerve reposta con conseguente problema al momento della ricezione dei botllettini di pagamento e addirittura di bollette scadute. Eclatante fu la richiesta dei sindaci della Valceresio per un’azione legale collettiva contro l’azienda.
Di oggi la notizia dell’interrogazione, così illustrata dal suo estensore. «Oggetto della mia interrogazione sono i disservizi nella consegna della corrispondenza che vengono registrati e segnalati in alcune zone della provincia di Varese – spiega il deputato – . Hanno certamente contribuito a sollecitare il mio intervento le segnalazioni emerse lo scorso sabato 18 gennaio nel comune di Brebbia nell’incontro dei 24 sindaci dei comuni dell’area della nostra Provincia cosiddetta “dei Laghi”. L’incontro tra gli Amministratori era dedicato proprio alla discussione sul malfunzionamento di Poste Italiane nei loro territori di competenza: la situazione è “molto difficile e generalizzata” hanno detto “i servizi peggiorano progressivamente”.
Tanti sindaci di piccoli e medi centri sparsi per tutto il territorio nazionale hanno denunciato come il disservizio si sia aggravato a seguito di riorganizzazioni in cui l’unica logica seguita da Poste Italiane è stata quella economica del contenimento dei costi tramite la diminuzione del personale, senza tenere conto dei gravi effetti sulla qualità del servizio: più lunghi tempi di attesa allo sportello, corrispondenza non consegnata o consegnata con molto ritardo soprattutto nei piccoli centri urbani o nelle frazioni».
«Sono sempre più numerosi i cittadini che denunciano il ricevimento di ingiunzioni di pagamento o le ordinarie bollette delle utenze oltre le date di scadenze – ha spiegato Senaldi ]], trovandosi quindi senza colpa in situazioni di morosità con l’aggravio dei costi delle penalità di mora, per non parlare dell`ultimo caso apparso sulla stampa nazionale di un malato che ha ricevuto comunicazione della diagnosi dopo un mese dall`invio per posta del referto dell`esame medico.
Ho presentato dunque la situazione al Ministro Flavio Zanonato, domandando se verranno ritenuti opportuni, e intrapresi, interventi mirati nello specifico al risanamento delle situazioni denunciate e, più in generale, alla definizione di criteri tali da contemperare l’efficienza economica con il rispetto degli obblighi contrattuali, ovvero assicurare la regolarità del servizio postale, nella sua universalità e continuità».
«Questo anche e soprattutto alla luce dell`accelerazione imposta all’ipotesi di privatizzazione di Poste Italiane Spa, progetto che verosimilmente sarà ultimato entro la fine dell`anno – colclude il parlamentare – . Adesso, con Poste Italiane ancora a mani pubbliche, è il momento per ripensare l`organizzazione del servizio ed eliminare disfunzioni che non solo costituiscono un danno agli utenti ma che non fanno onore alle Poste e al Sistema Paese».