Pulizia degli edifici pubblici, scoppia la polemica sulla gara d’appalto

La gara è stata vinta da una cooperativa milanese che poi ha rinunciato all’incarico. Lega Nord, Forza Italia e Movimento Prealpino accusano l’amministrazione di scarsa attenzione alle cooperative locali. Il sindaco: "Illazioni"

«L’amministrazione comunale ha dimostrato scarsa attenzione al territorio nell’affidamento dei servizi comunali». «Niente di più falso». È il botta e risposta tra i gruppi di opposizione di Tradate (Lega Nord, Forza Italia, Movimento Prealpino) e il sindaco Laura Cavalotti. Motivo del contendere la gara di appalto per l’assegnazione delle pulizie degli edifici comunali, lavoro che da anni è affidato a una cooperativa tradatese, la San Carlo, che si occupa di far lavorare persone disagiate o svantaggiate, composta da circa 15 persone. La recente gara d’appalto per l’assegnazione del lavoro, però, è stata vinta dalla cooperativa Futura di Bareggio di Milano. Cooperativa che però ha rinunciato dopo essersi aggiudicata la gara.

«È successa una cosa abbastanza sconveniente per la città – ha spiegato Stefano Candiani (Lega) in una conferenza stampa convocata con Dario Galli (Lega), Franco Accordino (MP), Vito Pipolo (FI) -. La cooperativa San Carlo ha sempre avuto rapporto diretto col comune. Adesso la gara d’appalto è stata vinta da un’altra cooperativa. Questo è l’atteggiamento tipico della sinistra estrema che deve marchiare politicamente una città, tagliando tutto quanto fatto dalla precedente amministrazione. Cosa succederà ora alla cooperativa tradatese? Il personale verrà riassunto ma sarà meno garantito. La San Carlo è sempre stata un gran polmone per la città per le persone in difficoltà. La parte parrocchiale che sostiene l’amministrazione si sta facendo schiacciare dalla parte più estrema della sua coalizione».

«Non stiamo parlando di cifre epocali ma di quello che ha bisogno un territorio – ha aggiunto Galli -. Se l’amministrazione non riesce a fare un po’ di attenzione al locale, dimostra di non essere attaccata al territorio. Questi sono soldi che vanno così nel calderone milanese, per cosa?»

 

Il sindaco Laura Cavalotti rifiuta tutte le accuse e conferma l’operato dell’amministrazione comunale: «È stata espletata una gara pubblica, perché si doveva fare così, per legge. Le gare di appalto sono espletate dai funzionari, i politici non entrano nel merito delle gare. C’è un apposita commissione che giudica. In questa gara sono state invitate diverse cooperative di tipo B, tutte per persone svantaggiate: cooperativa Arcisate Solidale, cooperativa Solidarietà e lavoro di Busto Arsizio, cooperativa Futura di Bareggio, Cooperativa il giardino del sole di Venegono, e Coooperativa San Carlo. Tre di queste hanno partecipato, una è stata esclusa e un’altra ha vinto».  

«Venerdì scorso quella che ha vinto la gara d’appalto ha però presentato una rinuncia – continua la Cavalotti – e il lavoro di pulizia passa direttamente alla cooperativa San Carlo. Si è svolto tutto alla luce del sole. Quello che mi stupisce è che adesso dei politici entrino nel merito di una gara, cosa vuol dire? Che lo hanno sempre fatto? Rifluiamo tutte le accuse e le illazioni. Non si poteva fare conferimento diretto per questo tipo di lavoro, non si poteva nemmeno mettere delle pregiudiziali, come ad esempio far partecipare solo cooperative di Tradate. Come non si poteva fare una proroga alla San Carlo, come è stato fatto per quattro volte dalla precedente amministrazione. Inoltre essendo stati anche loro amministratori sono regole che dovrebbero conoscere, senza buttare illazioni inutili. Tra l’altro la cooperativa Futura era stata invitata anche alla precedente gara d’appalto avvenuta nel 2009. Cosa abbiamo fatto di diverso noi?». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Gennaio 2014
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