Arcisate Stabio, si scava in due gallerie
Firmato un accordo che sana i contenziosi. Riassunti gli operai. Tra un mese si comincia. Rimane però il nodo principale: a settembre si spera che il Ministero sblocchi il problema delle terre da scavo
Riprendono gli scavi di due gallerie sui cantieri della linea ferroviaria Arcisate-Stabio, ma non è stato ancora risolto il problema delle terre all’arsenico. Chi paga lo smaltimento? Quando avverrà? A questa domanda dei giornalisti, nessuno ha saputo rispondere. L’unica cosa certa è che a settembre il problema sarà posto al Cipe e al Ministero delle infrastrutture. Vedremo allora se un nuovo decreto aiuterà le ditte coinvolte a risolvere la situazione.
Che cosa cambia allora? E’ stato risolto il contenzioso economico tra Rfi (stazione appaltante) e Ics (Azienda costruttrice) . Quest’ultima riassumerà 220 operai. Saranno scavate le gallerie di Induno Olona e Arcisate. Scongiurata la cassa integrazione. Lo scavo delle gallerie partirà a metà aprile.
(foto, il viadotto della Bevera, ad Arcisate)
I COMMENTI E I VIDEO
– Rfi è soddisfatta della pace siglata con l’azienda Ics.
(Intervista Video a Marco Rettinghieri, direttore investimenti di Rfi)
– La Ics sottolinea il fatto che abbia riassunto tutti gli operai.
(Video, intervista al presidente Claudio Salini).
– I sindaci plaudono, ma affermano che vigileranno.
(Video, intervista a Angela Bianchi sindaco di Induno Olona).
– I sindacati gioiscono per gli operai, ma sono scettici sull’arsenico
(Video intervista a Flavio Nossa della Cgil)
La trattativa si è chiusa oggi con la firma di un accordo tra Rfi e Ics Grandi Lavori, alla presenza
dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno. «Da oggi vorrei inaugurare un nuovo percorso per quest’opera – ha detto l’assessore – ci sono stati numerosi momenti di tensione, ma da entrambe le parti ho riscontrato una volontà molto forte di risolvere i problemi. La firma di oggi non è trionfale, c’è ancora molto da fare, ma almeno c’è la volontà di tutti di raggiungere l’obiettivo. Si parte dunque con i lavori che attendevamo per la galleria».
(foto, la galleria della Bevera, ad Arcisate)
SMALTIMENTO DELL’ARSENICO
La regione spiega che contemporaneamente si lavorerà alla presentazione dei documenti tecnici necessari ad avviare le procedure amministrative per l’approvazione definitiva dei siti di conferimento delle terre da scavo parte del Cipe. «Ci aspettiamo che il nuovo Governo approvi velocemente un
provvedimento ad hoc per le terre contaminate da arsenico naturale – ha detto Del Tenno -. Le leggi attualmente vigenti stanno infatti allungando i tempi. Serve un decreto che regolarizzi l’iter».
Il tavolo di monitoraggio si è già riunito 13 volte.
PACE SOCIALE
«L’accordo dimostra il nostro impegno verso gli operai – sottolinea Claudio Salini – da quando si è riscontrato il problema dell’arsenico, l’attività del cantiere si è ridimensionata fino a quasi la paralisi. Eppure abbiamo continuatoa sostenere ingenti costi per manutenzioni e assicurazioni. Continueremo nel dialogo per trovare tutte le soluzioni».
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