Debiti nelle case popolari, “il problema esiste, ci stiamo lavorando”
Il sindaco Leonardo Tarantino risponde alle critiche di Città Viva, ammettendo che si sono accumulati arretrati non riscossi, ma precisando su alcuni punti, partendo dalla figura del custode sociale
Aumentano i debiti degli inquilini delle case popolari a Samarate e la lista civica Città Viva critica l’amministrazione comunale di centrodestra per non aver saputo seguire nel tempo la questione e non aver evitato che si accumulassero cifre crescenti. Il sindaco Leonardo Tarantino non nasconde che qualche problema ci sia, ma non accetta del tutto le critiche piovute dall’opposizione: "E’ vero che siamo di fronte ad un problema che si sta ingigantendo, ma dobbiamo tenere presente alcune cose", dice il primo cittadino. "Innanzitutto c’è stato nel 2010 un aumento delle case da 60 a 100 alloggi, con la consegna delle case del Contratto di quartiere fatta da Solanti (a San Macario, ndr, nella foto), di conseguenza aumenta anche il monte affitti". Aumentano dunque il rischio di insolvenza in termini assoluti, anche se l’aumento denunciato da Città Viva è superiore al 100% rispetto al 2009. "Va anche considerato però che siamo alle prese con una situazione difficile dal punto di vista economico generale" ribatte Tarantino. "Una volta avevamo persone che faticavano a pagare l’affitto sul mercato privato, ma non avevano problemi con quello degli alloggi pubblici, oggi le difficoltà sono aumentate".
Lo stesso Tarantino riconosce che la situazione dei debiti si è fatta più complicata, ma ribadisce che l’amministrazione ha avviato un percorso, attivando anche il legale per riscuotere le somme dovute, inviando lettere agli inquilini morosi, "certo con i dovuti tempi e modi" (cioè senza sfrattare), ma tenendo anche conto che il problema riguarda persino persone che non abitano più nelle case popolari. E la questione del custode sociale che non presta più la sua opera di "mediazione"? "Non è vero che il custode sociale sia stato abolito, come dice la lista civica" risponde il sindaco. "Vero è invece che il suo contratto è scaduto con il 2013 e che ancora non si è riusciti a rinnovarlo. Ma ci sono anche atti amministrativi, passaggi in giunta, che dimostrano la volontà dell’amministrazione di rinnovare".
Rispetto alla critica politica, poi, Tarantino risponde invece in modo secco: "Rispedisco al mittente l’idea che i soldi recuperati possano essere usati per le finalità indicate da Città Viva, come le politiche attive per la casa. Sono somme già messe a bilancio per un capitolo specifico, appunto le entrate per affitti". Fino a qui il passato, vedremo se il Comune riuscirà a recuperare almeno una parte dei soldi dovuti e mai incassati.
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