Il Baff scalda i motori: ecco le proposte per le scuole
Sono sei i film scelti per la sezione del festival dedicata agli studenti che, come ogni anno, saranno abbondantemente coinvolti dalla kermesse.
Centinaia di studenti in platea per assistere a una proiezione, pronti a confrontarsi, al termine, con autori, attori, sceneggiatori, direttori della fotografia, montatori e altri professionisti del mondo del cinema. Questa è la collaudatissima formula di Made in Italy – Scuole, storica sezione del festival, che torna puntuale anche nell’edizione 2014.
Molto ampio il coinvolgimento delle scuole cittadine nell’iniziativa: lo scorso anno furono quasi tremila gli studenti in sala e quest’anno sono già stati contattati tutti i licei e gli istituti superiori, oltre a diverse medie inferiori. La rassegna, dalla dichiarata mission educativa, propone ai ragazzi film particolarmente significativi del panorama cinematografico italiano contemporaneo, spesso poco visti dagli adolescenti. La sezione è strutturata anche come concorso: il film che riceverà i voti più alti dagli studenti verrà premiato la sera del 5 aprile, durante la cerimonia di chiusura della manifestazione. Questi i titoli selezionati per l’edizione 2014:
L’arbitro di Paolo Zucca.
L’ambizione distruttiva di un grande arbitro e l’irresistibile ascesa di una squadra di calcio di terza divisione. Una commedia grottesca in bianco e nero, ambientata nella provincia sarda. Un ritorno al Baff per il regista, vincitore nel 2004 del premio per la migliore opera prima al concorso di sceneggiatura con “L’uomo che comprò la luna”.
Zoran il mio nipote scemo di Matteo Aleotto.
Un uomo inaffidabile e dedito al vino, costretto a prendersi cura di un nipote introverso, colto e abilissimo al gioco delle freccette. Un’occasione di riscatto e la riscoperta dei sentimenti, sullo sfondo di un piccolo paese della provincia friulana.
La grande bellezza di Paolo Sorrentino.
Il vuoto esistenziale contrapposto al fascino, superbo e a tratti salvifico, di Roma, vista con gli occhi disincantati di un giornalista e scrittore, incontrastato re della vita mondana, che ha perso l’ispirazione. Un film che sta arrivando al cuore degli spettatori – e dei critici – di tutto il mondo.
La Mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto.
Infanzia e adolescenza di Arturo a Palermo, negli anni dominati dalle stragi sanguinose compiute dalla criminalità organizzata. Un film che affronta, con ironia e leggerezza, i temi più scabrosi e complessi. Debutto dietro la macchina da presa di Pif, giornalista de “Il testimone”, trasmissione cult di MTV.
Il capitale umano di Paolo Virzì.
Un affresco potente e senza sconti, di una certa società contemporanea, dominata da cinici finanzieri, arrivisti senza scrupoli e mogli annoiate. Un puzzle, venato di giallo, che si ricompone alla fine, svelando il valore delle persone. Qualcuno si salverà.
La vita agra di Carlo Lizzani.
Storia di un operaio anarchico che arriva a Milano per compiere un attentato ma, suggestionato dalla società del benessere, si trasforma in un arrampicatore sociale. Il film rientra nell’ambito dell’omaggio al regista, scomparso lo scorso anno, amico e collaboratore del festival fin dalla prima edizione.
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