Laveno non perde il liceo: lo stabile non adatto all’alberghiero
Invitato dal sindaco Giacon e dalla dirigente del Sereni, il Commissario della Provincia Galli ha visitato gli spazi di via Labiena e ha deciso di modificare i programmi
Laveno manterrà il suo liceo. Dopo aver preso, nel dicembre scorso, la decisione di convertire le aule scientifiche di via Labiena in un istituto alberghiero, a iscrizioni avviate da due settimane il commissario straordinario della Provincia Dario Galli ha deciso di modificare i piani.
«Il Commissario Galli – si legge in un comunicato della Provincia – ha sottolineato che l’edificio ha una struttura adatta a ospitare “laboratori leggeri” e aule didattiche, così come si presenta oggi, ma che per il suo carattere storico e per la sua conformazione non è adatto a interventi massicci di ristrutturazione per permettere la creazione di un istituto alberghiero così come precedentemente ipotizzato. Le parole del Commissario Galli e del Sindaco Giacon confermano la volontà di mantenere l’offerta liceale per la città di Laveno e l’intero comprensorio, ribaltando le premature voci e le considerazioni che volevano a breve il Liceo chiuso e sostituito da altro indirizzo scolastico».
E i potenziali iscritti alla sezione laveniese del Falcone? Magari si troverà una soluzione alternativa anche per loro. Il sindaco di Laveno è fiducioso: «Abbiamo offerto alla Provincia una soluzione che permetta di avere entrambe le realtà formative. Uno stabile molto vicino a via Labiena dove troverebbero collocazione i laboratori necessari all’alberghiero. Siamo in attesa di una risposta».
Dal 2014, gli iscritti eventuali del Falcone lavenese avrebbero comunque seguito le lezioni a Gallarate per poi spostarsi nel 2015. Così il sindaco di Laveno spera di poter realizzare la seconda scuola superiore del comune.
In attesa diu una risposta da parte di Villa Recalcati, comunque, l’unica certezza è che il Commissario, invitato dagli organi collegiali del Liceo scientifico Sereni, ha visitato, insieme al Sindaco di Laveno Graziella Giacon, la sede distaccata e ha deciso di bloccare il progetto di trasformazione dell’edificio. Nell’incontro il commissario Galli: «ha illustrato i programmi della Provincia per la sede di Laveno, di cui intende assicurare la continuità come Liceo, naturalmente se le richieste di iscrizione alle classi prime saranno sufficienti. Considerando però che le spese di gestione di un edificio scolastico devono essere ottimizzate, si può pensare di ospitare un altro indirizzo di studi per le sole lezioni d’aula».
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