Maroni: “I frontalieri non sono ratti, rispettate la dignità”
Il presidente della Regione Lombardia interviene contro l'immagine utilizzate nella campagna elettorale svizzera, in vista del voto del 9 febbraio
«I nostri lavoratori non sono ratti». Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, condanna i toni utilizzati in campagna elettorale dall’Udc svizzero, in vista del voto del 9 febbraio sulla libera circolazione delle persone. «In casa propria – ha aggiunto Maroni – ciascuno è libero di decidere come meglio crede, ma i nostri lavoratori hanno una dignità, che va rispettata. Noi li sosteniamo, come sosteniamo le nostre imprese, creando le condizioni affinché scelgano di restare in Lombardia invece di delocalizzare altrove. Vogliamo un rapporto di leale collaborazione fra Istituzioni, altrimenti ognuno seguirà la propria strada e prenderà le proprie decisioni. Noi siamo determinati a far valere le nostre ragioni, sia con gli amici ticinesi sia con il Governo di Roma». Il Governatore lombardo chiede inoltre al Governo di coinvolgere anche la Regione nella trattativa in materia di ristorni fiscali e di tassazione dei lavoratori frontalieri
Il testo completo pubblicato da Maroni su Facebook:
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