“Per rilanciare Malpensa serve un piano regionale”
Così il governatore lombardo Maroni, intervenuto al Tavolo della Competitività e Sviluppo convocato da Camera di Commercio per parlare dello sviluppo dello scalo. Scapolan: "Cinque impegni e risultati in 60 giorni"
Camera di Commercio ha messo questa mattina (lunedì) intorno ad un tavolo dedicato alla competitività e allo sviluppo, i principali attori politici ed economici che hanno voce in capitolo sullo sviluppo dell’aeroporto di Malpensa per uscire dallo stallo che caratterizza le scelte che si sono susseguite negli ultimi anni, in particolare dopo il de-hubbing di Alitalia nel 2008. «Sono almeno dieci anni che diciamo sempre le stesse cose. Ma allora vuol dire che Malpensa ci va bene così com’è?». Questo l’approccio all’incontro da parte del presidente varesino di Camera di Commercio, Renato Scapolan . Dal 2007 al 2013 i movimenti sono diminuiti del 43%, i passeggeri del 30, le merci del 20%. I dati negativi caratterizzano anche gli aeroporti di Linate e Brescia mentre l’unica a crescere, almeno per quanto riguarda il traffico passeggeri, è Orio al Serio.
Il governatore lombardo Roberto Maroni chiarisce la sua ricetta in poche frasi: «Malpensa è fondamentale per tutto il nord. Il suo mancato sviluppo dipende dalle scelte politiche. Dobbiamo unire i territori e dire basta alle lotte tra gli scali di Linate, Bergamo, Brescia e Malpensa. La Regione si vuole prenedere la responsabilità di coordinare un nuovo sistema aeroportuale lombardo con la speranza che il nuovo socio di Alitalia sia più sensibile alle nostre esigenze. Non ci serve l’ostilità di Alitalia e grazie ai territori la battaglia la possiamo vincere». Fare sistema a livello lombardio, secondo Maroni, è l’unica via per uscire da questa situazione, contemperando le diverse esigenze e i diversi obiettivi dei 4 aeroporti.
Al termine dell’incontro si sono condivisi dei concetti messi a punto dalla stessa Camera di Commercio riassumibili in un patto sulle “Cinque rotte per lo sviluppo di Malpensa”: il rapporto con Linate (ma anche con gli altri due scali di Montichiari e Orio al Serio), l’accessibilità all’aeroporto, le scelte strategiche del gestore che vanno verso l’hub multi-vettore, una politica nazionale per il trasporto aereo che attiri nuove compagnie grazie ad uno snellimento burocratico delle procedure per ottenere i diritti di volo, Malpensa come porta d’accesso per Expo 2015. Su questi cinque punti la Camera di Commercio ha ottenuto l’impegno, ciascuno per la propria parte, di tutti gli interlocutori del Tavolo Competitività e Sviluppo. «Un impegno concreto per il Sistema Varese – conclude lo stesso Scapolan –attorno al quale si costruisce quella grande alleanza indispensabile per la soluzione favorevole della questione Malpensa. Noi vigileremo ed entro sessanta giorni ci ritroveremo come Tavolo Competitività e Sviluppo per fare il punto della situazione». Il governatore Maroni ha anche chiesto apertamente che Sea resti pubblica, alla presenze del presidente della società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa Modiano, perché «a Roma riescono a fare squadra mentre le nostre lotte politiche invece ci dividono. – ha detto Maroni – L’ordine naturale delle cose è che Malpensa sia l’hub. In questa fase è fondamentale che la maggioranza di Sea resti pubblica e che il conflitto tra aeroporti lombardi cessi».
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