Vittorio Cosma, un direttore d’orchestra varesino al Festival di Sanremo
Il musicista e produttore torna sul palco dell'Ariston per dirigere Ron e Riccardo Sinigallia. Cittadino onorario di Comerio e organizzatore di Microcosmi racconta la nuova avventura al festival della canzone
Per Vittorio Cosma il Festival di Sanremo è un appuntamento fisso. Il produttore e musicista varesino infatti, anche quest’anno sarà sul palcoscenico dell’Ariston come direttore d’orchestra. Una nuova sfida artistica e un’ occasione dove Cosma torna ad incontrare amici e musicisti.
«Per me il festival "è di casa". Sono felice di tornare sul palco dell’Ariston con due artisti a cui tengo molto».
Mentre l’anno scorso Cosma accompagnava i vincitori Elio e Le Storie Tese (guarda l’intervista dell’anno scorso) e gli Almamegretta, quest’anno torna sul palco con Ron e Riccardo Sinigallia.
Artisti la cui collaborazione nasce da percorsi differenti: «Con Ron ho collaborato alla scrittura dell’orchestra per alcuni brani del suo ultimo disco e per quelli che porterà a Sanremo. Sono felice di dirigerlo, è un artista di spessore e torna a farsi sentire in una versione più moderna e pop. Con Riccardo Sinigallia c’è un rapporto di amicizia e di lavoro che dura da molto tempo. E’ stato il primo artista che ho chiamato quando ho dato avvio al progetto dei "Deproducers" (formazione che sta scrivendo le musiche per l’ultimo lavoro di Gabriele Salvadores ndr– qui per saperne di più), è un grande autore. Sono molto contento che salirà sul palcoscenico, è la sua rivincita rispetto ai tanti sforzi fatti in questi anni dietro le quinte».
Al grande pubblico, Riccardo Sinigallia, è praticamente sconosciuto ma basta dire che è stato produttore dei più famosi brani di Max Gazzè, Niccolò Fabi o che ha collaborato al brano “Quelli che benpensano” di Frankie Hi Nrg Mc per renderlo "più vicino" e giustificare la sua presenza a Sanremo tra i big. «La commissione ha voluto dare lustro ad un autore che lo merita, per me è una bella soddisfazione».
Tornando a Vittorio Cosma, anche quest’anno porterà un po’ di Varese all’Ariston, per l’esattezza un po’ di Comerio (ha ricevuto anche la cittadinanza onoraria da Comerio per il suo impegno nella realizzazione del festival Microcosmi) e l’edizione sembra essergli congeniale: «La gestione Fazio-Littizzetto è la mia preferita, così come sono felice che ci sia Pagani e di rincontrare gli amici dell’Orchestra (che ha diretto anche durante il concerto del primo maggio dell’anno scorso ndr) . Sono sempre molto felice di andare a Sanremo, mi sento a casa»
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